BRINDISI- Caos rifiuti, i consiglieri comunali Luperti e Rollo di “Coerenti per Brindisi” lanciano una proposta: “una società in house, sia per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che per la gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti e della discarica”. Mentre in Italia si va verso la chiusura della società in house, a Brindisi qualcuno ne propone una nuova.
Stop alle ditte esterne, i rifiuti diventano un affare da risolvere in casa. Questa è l’idea di Lino Luperti e Marica Rollo, consiglieri comunali dei “Coerenti per Brindisi”.
“La città di Brindisi sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Le aziende che si sono alternate negli ultimi anni hanno fatto registrare un livello insoddisfacente di raccolta differenziata- prosegue ancora Luperti- Le aziende che hanno effettuato il servizio di raccolta hanno dato vita a contenziosi che hanno determinato un aggravio di spesa a carico dell’Ente. Si registrano ormai in maniera diffusa, su tutto il territorio nazionale, gravi difficoltà relative proprio alla raccolta dei rifiuti. Sulle gare d’appalto relative al settore dei rifiuti si registrano sempre più spesso problemi ed ostacoli di carattere giudiziario. E la criminalità organizzata sta ramificando i propri interessi proprio in questo settore”.
Per tutti questi motivi chiedono alla sindaca di Brindisi, Angela Carluccio, non solo di avviare tutte le verifiche circa la praticabilità di questa soluzione interna, creando una società in house, sia per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che per la gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti e della discarica. Ma anche di intavolare una immediata interlocuzione con la Regione Puglia e con il Governo nazionale per un eventuale intervento finanziario a sostegno del Comune di Brindisi per risolvere definitivamente l’emergenza rifiuti e per abbattere il costo della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini. E di definire le condizioni utili alla successiva ed eventuale richiesta per il dissequestro della discarica di proprietà comunale, in maniera tale da poter programmare il suo immediato riutilizzo, con il conseguente notevole risparmio in termini economici.
BrindisiOggi
Visto quello che sta succedendo, ritengo la proposta non del tutto demenziale. Si sa, oramai, che le partecipate, sia al Sud che al nord, sono uno schifo, una vergogna senza precedenti. Ma qui a Brindisi , per quanto sta succedendo con la monnezza, è da considerare un ritorno alla partecipata: sembra assurdo, ma è così. Monnezza organizzativa e societaria (per default, per legge naturale) sarebbe una partecipata, che raccoglierebbe monnezza vera e propria: chissà, potrebbe funzionare Almeno un primato ( sebbene negativo) Brindisi lo detiene: auspicare un ritorno al pubblico in luogo del privato. Insomma, l’abominio senza fine……….