MESAGNE – Il caos scatenato dalla chiusura della discarica di Formica comincia ad avere le sue ripercussioni. Questa mattina (13 febbraio) a Mesagne gli operatori del servizio di raccolta della nettezza urbana sono stati affiancati dagli agenti della polizia Municipale. Il risultato? Un numero altissimo di sacchetti dell’indifferenziata è rimasta nei bidoni o accanto alle porte delle abitazioni perché il rifiuto non era conforme agli standard dell’indifferenziata.
Il Comune di Mesagne aveva avvisato della ronda di controllo che sarebbe avvenuta stamane, poiché i rifiuti sarebbero stati condotti presso il biostabilizzatore a Cavallino. “A seguito dell’ordinanza emessa dai sub commissari regionali in queste ore, da sabato 13 febbraio la raccolta va effettuata in maniera ancor più scrupolosa: non è ammesso il conferimento nell’indifferenziato di tutte le frazioni differenziabili (umido, materiali ingombranti, ferrosi e metalli, plastica, vetro, carta, rifiuti speciali, etc). Il rifiuto non conforme a queste indicazioni non sarà ritirato né potrà essere smaltito presso la Piattaforma Ecologica che da domani sarà nuovamente aperta al pubblico”.
In mattinata, però, l’amara constatazione degli operatori e degli agenti della Municipale, che hanno scortato i compattatori in giro per le vie della città: all’apertura dei sacchetti, una percentuale troppo bassa di essi risultavano essere privi di materiali da conferire in altre frazioni di raccolta, come plastica e vetro. Nessuna multa è stata elevata, ma gli agenti hanno affisso un avviso sui bidoni, suggerendo caldamente ai detentori della spazzatura di togliere i rifiuti dalla strada e di conservarli in luoghi al chiuso.
A infrangere le regole della differenziata, non solo comuni cittadini, ma anche molte attività di ristorazione, anche nel centro storico, che hanno trovato integri i bidoni dell’immondizia, ad eccezion fatta per le buste di rifiuti aperte ed analizzate e dalle quali sarebbe emerso anche del cibo, da conferire nella frazione umida. Una cittadina arrabbiata perché la lettiera del suo gatto, conferita nell’indifferenziata non è stata ritirata, però, ha fatto di più: ha chiamato 25 volte la piattaforma ecologica e ha contattato la pagina Facebook “Raccolta Rifiuti Mesagne”. Un rimbalzo di responsabilità tra municipale e servizio di raccolta, che lascia intendere che sul territorio cittadino in pochi sappiano come si compie un’efficace differenziata nelle proprie case: carenza di informazione e, forse, da parte di alcuni, anche di forza di volontà possono contribuire ad accrescere una Tarsu già salata.
BrindisiOggi
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