BRINDISI- Il ricatto per ottenere il voto. Starebbe accadendo in una società partecipata del Comune di Brindisi. La denuncia arriva da candidato al consiglio comunale Francesco Cannalire (Pd).
“L’espressione del voto è un dovere e un diritto nonché uno dei pilastri della democrazia- scrive- Francesco Cannalire- oltre a rappresentare uno dei pilastri del nostro ordinamento giuridico. Il voto è un momento importante in cui i cittadini decidono e scelgono a chi affidare l’amministrazione della città. Questo in linea di principio. Brindisi, purtroppo, si conferma terreno delle eccezioni e dei soprusi nel quale ci si sente liberi di usare l’arma del ricatto. Era già accaduto al primo turno, pare si stia verificando anche in vista del ballottaggio del 19 giugno e anche lo scenario è identico, una società partecipata del Comune. Purtroppo è confermato anche l’atteggiamento di intimidazione indirizzato ai dipendenti della stessa, costretti a pagare con il voto la speranza di conservare il posto di lavoro. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole.”
Cannalire dice ma non fa i nomi. Ma la traduzione va da sé. Si tratterebbe della Multiservizi dove, stando alla denuncia del candidato, qualcuno starebbe assumendo atteggiamenti intimidatori nei confronti dei dipendenti per ottenere il voto in cambio la speranza di mantenere il posto di lavoro.
“Cambiano le situazioni di voto- aggiunge Cannalire- non il metodo ricattatorio di chi si arroga il diritto di inquinare una conquista riconosciuta dalla Costituzione. Mi auguro che le notizie che mi sono giunte non siano vere, se così non fosse rischiamo di cedere il passo a una classe politica vocata alla mala gestione clientelare che tanti danni ha causato in questi anni. Resto fiducioso sull’esito del ballottaggio. Non credo che la città voglia rimettere in piedi un sistema malato che, fortunatamente, fa parte del passato: non si tratta di comportamenti spiacevoli e criticabili, ma di segnali preoccupanti di una sotto cultura che vogliamo sconfiggere e rispedire a casa una volta per tutte”.
BrindisiOggi
La missione di un politico in questo caso è quella di dare l’esempio, uscire fuori da questa logica di accusare e nascondersi…..faccia i nomi, la sua immagine ne guadagna sicuramente, e poi un politico giovane deve avere il coraggio di cambiare il mondo sporco in cui è costretto a vivere
Chi sa perché tutto adesso esce fuori detto poi da una persona che se non vince il suo candidato è fuori dal consiglio s’è vero faccia i nomi altrimenti stia zitto
“……rischiamo di cedere il passo a una classe politica vocata alla mala gestione clientelare che tanti danni ha causato in questi anni….”. Ma davvero? Non me ne ero accorto…..ahahahahahahahahahahahahahahahahaahaahahahaa…..ma questo dove vive ? In un universo parallelo o all’interno di un “buco nero” al centro della galassia? “…Non credo che la città voglia rimettere in piedi un sistema malato che, fortunatamente, fa parte del passato…”. Svegliati, fatti una doccia fredda e prenditi un caffè doppio: già (la città) lo ha messo in piedi e fa parte del presente…..
Un cosi alto dirigente del nuovissimo pd ha l’obbligo di denunciare con nome e cognome quello che ha dichiarato….a me risulta invece che vi e’ stata una inqualificabile compravendita del voto da parte della coalizione che ha sostenuto marino…ma personalmente non ci credo perche li ci sono tutte brave persone e poi sono guidate da un magistrato in aspettativa (ci mancherebbe altro).
Antonio monetti