BRINDISI- Il Comune di Brindisi nella giornata di giovedì 30 marzo 2023 ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’Avviso pubblico per la nomina a scrutatore in occasione delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023 ed eventuale turno di ballottaggio del 28 e 29 maggio 2023. Unitamente al bando è stato, poi, pubblicato il modulo da compilare e sottoscrivere per tutti coloro i quali fossero intenzionati a presentare la propria candidatura.
Tra i requisiti che la Commissione Elettorale Comunale ha stabilito affinché le domande possano essere accolte è che il soggetto debba avere un reddito lordo familiare, per l’anno d’imposta 2022, non superiore ad € 11.747,00, elevato di € 1.033,00 per ogni componente del nucleo familiare oltre il richiedente.
L’ufficio legale dell’Adoc-Uil di Brindisi, rappresentato dagli Avv.ti Marco ELIA e Marco MASI ha sin da subito dubitato fortemente della legittimità del limite reddituale previsto dall’Avviso. Infatti, nella giornata di lunedì 3 aprile 2023, gli stessi legali hanno trasmesso una richiesta di chiarimenti al Comune di Brindisi, a mezzo pec, significando allo stesso che il limite di € 11.747,00 previsto per presentare la candidatura alla nomina di scrutatore, si pone palesemente in contrasto tanto con l’art.3 della Costituzione che disciplina e garantisce il principio di uguaglianza, quanto con la normativa di settore.
In particolare, i legali dell’ADOC hanno rappresentato all’Amministrazione comunale che gli unici requisiti per presentare apposita istanza di disponibilità ad assolvere le funzioni di scrutatore sono esclusivamente: l’aver compiuto 18 anni; l’essere cittadini italiani; l’essere iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune di residenza; godere dei diritti politici; aver assolto agli obblighi formativi scolastici. La normativa di settore, poi, individua quali cause tassative di esclusione tutta una serie di condizioni tra le quali, per ovvie ragioni di garanzia del principio di uguaglianza, non compare in alcun modo il requisito reddituale. La previsione di un limite reddituale siffatto, pertanto, finirebbe col limitare in maniera illegittima il diritto di ciascuno a partecipare attivamente alla vita politica e sociale, in questo caso, del Comune in cui si risiede, contrariamente a quanto ampiamente ribadito dalla legislazione italiana, europea ed internazionale. L’Adoc-Uil di Brindisi auspica, pertanto, un ravvedimento da parte dell’amministrazione comunale di Brindisi, affinché a ciascuno possa essere concesso il diritto di presentare la propria candidatura alla nomina di scrutatore senza limiti di sorta.
BrindisiOggi
Commenta per primo