Canali Patri, il Comune di Brindisi escluso dal finanziamento ed intanto arrivano bollette da migliaia di euro

BRINDISI- ( Da Il7 Magazine) Canale Patri a Brindisi, il Comune escluso dal finanziamento regionale per la manutenzione ordinaria e straordinaria ed intanto continuano ad arrivare cartelle pazze dall’Arneo. Migliaia di euro da pagare per i cittadini della periferia brindisina che risiedono nei pressi di Canale Patri,  che da Tuturano corre tra villaggio San Pietro e rione Perrino e arriva fino a Fiume Piccolo, zona a rischio idro geologico, affinchè venga pulito e manutenuto. Le ultime bollette sono state recapitate nei giorni scorsi ma di fatto nessun intervento, nel frattempo è stato eseguito nonostante l’autunno sia alle porte e le piogge anche. Con la mancata pulizia il rischio di esondazione aumenta ed a farne le spese saranno proprio i cittadini che da anni combattono una battaglia legale contro il Consorzio di Bonifica. Lo scorso mese alle proteste dei brindisini rappresentati dal sindacato Cobas  si è unito anche il  Comitato “La voce del cittadino” di San Vito dei Normanni ed i rappresentanti del Comitato “NO Enfiteusi” di San Michele Salentino che vivono il medesimo disagio. Questi

dopo essere stati a Bari in corteo ed essersi incatenati davanti la Presidenza della Regione Puglia sono riusciti ad incontrare l’Assessore Regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia  chiedendo di cancellare il tributo al Consorzio Arneo, Ente che, per l’appunto, si interessa delle bonifiche nelle campagne, lì dove non vengono resi servizi. “In questa situazione sono coinvolti migliaia di cittadini tra cui molti proprietari di case che risiedono nel centro abitato delle città- ha spiegato Bobo Aprile , segretario Cobas di Brindisi- Un ultimo esempio è la richiesta di pagamento dell’Arneo per centinaia di famiglie al Rione Paradiso di Brindisi nella zona nuova della  Torretta. L’Assessore ,così come è suo modo di fare , ha sviscerato il problema del Consorzio Arneo e delle sue richieste di tributi ai cittadini. La Regione Puglia sta lavorando all’accorpamento di 4 Consorzi, tra cui l’Arneo, in uno solo così come prevedono le leggi. Per l’Arneo si sta costruendo il piano delle bonifiche e  parallelamente i Comuni devono svolgere la riperimetrazione delle attività che toccano all’Arneo. Così si cancellerebbero  molti degli errori che si stanno commettendo”. Un esempio per tutti , se una casa persiste su un terreno ancora  definito agricolo, quindi, con la riperimetrazione ad opera dei comuni avviene una variazione importante in termini economici delle richieste dell’Arneo. Il Consorzio continua a chiede dei soldi in base ad una legge nazionale, la Regione non avrebbe titolo per dire di non pagare. “Le cause intentate dai cittadini, secondo l’Assessore , in Cassazione sono state vinte dal Consorzio che pretendeva il pagamento in situazioni che non erano state modificate dai Comuni soprattutto a partire dal 2012, ma spera che cause intentate da altri possano risultare vincenti ed invalidare così le richieste di pagamento per servizi non resi- prosegue Aprile- La Regione Puglia inviterà i Comitati nelle prossime settimane a farsi protagonisti di opportuni suggerimenti e cambiamenti nei tavoli di lavoro della Regione Puglia , affinchè si possa cancellare definitivamente ciò che è sbagliato nel sistema dei pagamenti. Intanto si avvieranno anche azioni legali rivolte a capire se nel corso del tempo le stesse Amministrazioni Comunali non abbiamo fatto il loro sulla applicazione delle leggi rivolte a cancellare dal tributo dell’Arneo le persone che non ricevono servizi”. Intanto però la gente è obbligata al pagamento entro la scadenza indicata altrimenti vi è anche il rischio di dover corrispondere le somme con la mora. Ma la storia, come se non bastasse, non si esaurisce qui. Il Comune di Brindisi nei mesi scorsi rispondendo ad un bando regionale per “Interventi di manutenzione sul demanio idrico superficiale” ha presentato la sua candidatura chiedendo un finanziamento di 60mila euro per “attività di manutenzione e pulizia della vasca di laminazione a servizio di Canale Patri”. La vasca di laminazione, per intenderci, è un serbatoio di stoccaggio temporaneo delle acque di pioggia raccolte da una superficie impermeabile (strade, parcheggi, tetti, coperture in genere, magazzini, marciapiedi,…), durante un evento meteorico. Essenziali quindi in una zona come Canale Patri a rischio idrogeologico. Nel bando regionale , quindi, si parlava della concessione di contributi regionali per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sul demanio idrico superficiale e prevedeva un impegno di spesa di  4milioni di euro . Finanziamenti a beneficio dei  Comuni per interventi di loro competenza quali:  interventi di pulizia degli alvei e di manutenzione ordinaria e straordinaria tesa all’eliminazione di eventuali ostacoli al regolare scorrimento delle acque; interventi di

manutenzione ordinaria e straordinaria sul demanio idrico superficiale. Della provincia di Brindisi al bando hanno partecipato il Comune capoluogo e Villa Castelli. Proprio qualche giorno fa è stata pubblicata la graduatoria. Il Comune di  Villa Castelli che aveva chiesto ben 300mila euro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sul demanio idrico superficiale di Canale Reale è stato ammesso al finanziamento perché giudicato idoneo. Il Comune di Brindisi che aveva chiesto 60mila euro per l’attività di manutenzione e pulizia della vasca di laminazione a servizio di Canale Patri, manco a dirlo, è stato giudicato non idoneo con la seguente motivazione : “Non attinente alla finalità del finanziamento”. La notizia ha fatto discutere. Il consigliere comunale di Forza Italia, Gianluca Quarta, ha detto: “ La Regione Puglia continua a lavarsi le mani sui problemi che interessano la città di Brindisi trincerandosi dietro questioni formali. Dopo il ritardo nella nomina del nuovo amministratore unico della Sanitaservice che ha comportato il mancato rinnovo contrattuale di 65 lavoratori, adesso l’ente ha ritenuto non idonea la candidatura a finanziamento presentata dal Comune di Brindisi per la manutenzione e pulizia della vasca di laminazione a servizio del canale Patri”.  Ora, la motivazione addotta dalla Regione forse potrebbe essere contestata ed il consigliere azzurro invita il Comune di Brindisi ad intervenire quanto prima. “Con l’incremento dei fenomeni atmosferici estremi che stanno flagellando tutta Italia, la Regione Puglia si prende la responsabilità di non elargire i 60.000 euro richiesti in quanto, nell’ambito del bando per “interventi di manutenzione sul demanio idrico superficiale”, non è stato valutato che la suddetta vasca di laminazione è integrata fisicamente al canale- conclude- La vasca, come noto, serve per contenere le acque sovrabbondanti del canale Patri e, poiché non sfuggiranno l’urgenza dell’intervento e la risibilità della motivazione addotta dalla Regione, sollecito il Comune di Brindisi ad impugnare la graduatoria stilata. Contestualmente invito l’Arneo, sempre molto sollecito nell’inviare in continuazione cartelle di pagamento ai cittadini, a provvedere alla manutenzione del canale Patri”.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

 

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