Il canale Reale, da problematica a risorsa verde per l’intero territorio provinciale

Un momento dell’incontro

BRINDISI – Allo stato attuale, il Canale Reale è sede di sversamento di acque reflue nella Riserva naturale di Torre Guaceto.  Visto l’impatto di tali acque sull’area protetta, è stato previsto ed è in fase di realizzazione un sistema integrato che prevede: in una prima fase l’individuazione di corpo recettore finale dei reflui in un sistema di trincee disperdenti; In una seconda fase l’immissione dei reflui depurati dei tre comuni all’interno di condotta sottomarina che arriverà alla batimetrica dei -50 metri; In una terza fase il riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura attraverso affinamento e interventi di rigenerazione territoriale del Torrente Reale.

Di tutto ciò se n’è parlato ieri, 27 ottobre, in un incontro a Palazzo Nervegna a Brindisi organizzato sul tema del canale Reale. All’evento hanno preso parte il commissario prefettizio di Brindisi Santi Giuffrè e vari rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali, dai sindaci dei comuni attraversati dal Reale, all’assessore Anna Maria Curcuruto, dal prorettore vicario del Politecnico di Bari, Loredana Ficarelli, alla presidente del circolo Legambiente di Carovigno, Maria Filomena Magli.

Da sx: Mimmo Conte, Angelo Roma, Santi Giuffrè

Il vicepresidente del Consorzio di Torre Guaceto, Angelo Roma ha illustrato agli ospiti il corposo piano per la riqualificazione e la promozione del Reale che l’ente gestore della Riserva sta portando avanti con la stesura di un accordo di servizio con tutte le parti interessate e la candidatura di un progetto al programma di cooperazione Italia-Croazia che prevede un’attività di pianificazione con gli enti territoriali e quelli competenti per la stesura di un “contratto di fiume”.

Il documento elaborato dal Consorzio, “Torrente Reale”: nell’intento di recuperare un equilibrio indispensabile tra la presenza antropica e la compagine naturale si è evidenziata la necessità di definire e progettare una rete di risorse naturali che, sinergicamente, vadano a costituire ciò che è stato definito un parco plurivalente naturalistico e paesistico del Torrente Reale, una vera e propri infrastruttura verde.
Il concetto di infrastruttura verde si richiama a quello di rete ecologica, ma, mentre questa è monofunzionale, l’infrastruttura verde è multifunzionale, associando agli aspetti ecosistemici anche quelli legati alla produzione agricola e forestale, alle attività ricreative, alla mobilità, fino agli aspetti più propriamente paesaggistici. La rete ecologica, infatti, è finalizzata ad incrementare il grado di biodiversità del territorio.
Una rete multifunzionale, dunque, che necessita di una pianificazione coordinata che ha portato nel 2015 alla sottoscrizione di un protocollo di intesa tra i diversi soggetti interessati dalla presenza del canale e coinvolti a diverso titolo nella sua gestione: i Comuni di Villa Castelli, Francavilla Fontana, Oria, Latiano, Mesagne e Brindisi, ai quali si aggiungo Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Autorità di Bacino per il rischio idraulico, Arneo per la manutenzione dell’alveo, Acquedotto Pugliese per la manutenzione dei depuratori che sversano nel torrente e, ovviamente, Consorzio di Gestione della Riserva di Torre Guaceto in cui ricade il suo ultimo tratto e la foce.
Con il progetto candidato e che ha già superato una prima fase di valutazione, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, insieme a tutti gli enti preposti, ciascuno in base alle proprie competenze, riuscirà a far rinascere ognuno dei 50 chilometri del Reale, il corso d’acqua più grande della Puglia meridionale.
BrindisiOggi

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