TORRE GUACETO – Si è tenuta una riunione indetta ed organizzata dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto sulla grave situazione in cui versa il Canale Reale e per cercare soluzioni urgenti. Al tavolo hanno partecipato i Comuni di di Carovigno, Brindisi, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria e Villa Castelli. Obiettivo è stata la discussione di un progetto da candidare alla Regione Puglia per la riqualificazione del canale Reale che attraversa tutte le città su citate e sfocia nell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto.
Il bando di riferimento è il POR Puglia 2014-2020, asse prioritario VI “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”. La candidatura di un progetto a questo bando rappresenta l’occasione ideale per dare seguito al protocollo stipulato nel 2015 tra i Comuni di riferimento e il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per la creazione del “parco plurivalente naturalistico e paesistico del canale Reale”.
Tanto impegno per la tutela di un gioiello naturalistico molto importante. Con i suoi circa 90 km di lunghezza, infatti, il Reale ha il primato di essere il più lungo corso d’acqua della Puglia meridionale. Nonostante le numerose trasformazioni che ne hanno alterato le originarie caratteristiche idrologiche e naturalistiche, il Reale svolge ancora oggi un’importante funzione di connessione ecologica tra il territorio dell’entroterra e quello costiero, una via preferenziale per il movimento delle specie biologiche.
I tratti del corso d’acqua che hanno un regime torrentizio, cioè quelli che tendono ad asciugarsi nel periodo estivo, accolgono un particolare tipo di habitat erbaceo, minacciato e particolarmente importante sul piano ecologico, tutelato dalla normativa ambientale, designato con il nome di “Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo-Agrostidion”. Si tratta di un tipo di habitat integrato nel sistema territoriale legato alla pastorizia e la cui conservazione dipende, almeno in parte, dal mantenimento di questa pratica tradizionale. Piuttosto rare, ma comunque presenti, sono le testimonianze di antiche foreste igrofile con olmi (Ulmus minor) e querce caducifoglie (Quercus virgiliana), un esempio notevole è quello presso masseria Baccatani, localizzato a poca distanza dalla Riserva di Torre Guaceto.
Il protocollo del 2015 ha gettato le basi per la creazione di un ufficio unico di progettazione per l’individuazione di misure e interventi per la bonifica e la valorizzazione ambientale e paesaggistica del canale.
La partecipazione al bando regionale permetterà l’avvio degli atti pratici con i primi interventi concreti e la definizione di un unico master plan che preveda l’analisi di ciascun tratto del canale al fine di progettare interventi ad hoc.
“La riunione rappresenta un’ottima occasione per riprendere in mano le redini del coordinamento tra enti territorialmente competenti sulle aree attraversate dal Canale Reale – hanno concluso i rappresentanti dei Comuni che hanno preso parte al tavolo tecnico – e per l’inizio di un lavoro strutturato che abbia come obiettivo la rinascita del nostro importantissimo corso d’acqua”.
Il prossimo passo da fare è la definizione delle azioni materiali e immateriali coerenti con quanto previsto bando.
“La partecipazione a questo bando della Regione Puglia – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Vincenzo Epifani – è la prosecuzione degli interventi di riqualificazione ambientale della nostra zona umida. Solo negli ultimi giorni abbiamo dato nuovo impulso alla nostra attività di tutela della Riserva ottenendo l’ammissione a finanziamento di altri due progetti per interventi di ingegneria naturalistica finalizzati al potenziamento dell’area protetta ed il riuso delle acque reflue”.
BrindisiOggi
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