BRINDISI – Dopo gli atti vandalici contro l’impianto sportivo che si trova tra il quartiere Perrino e il villaggio San Pietro a Brindisi interviene l’Adoc (associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori). “Siamo costretti, ancora una volta, a denunciare le contraddizioni della politica locale pronta solo ad indignarsi ed a condannare e non ad intervenire per fornire strutture e servizi efficienti e fruibili per i cittadini”.
La scorsa notte, infatti, ignoti sono riusciti ad introdursi nella struttura sportiva che si trova alla periferia della città distruggendo tutti: dai sanitari agli spogliatoi. Nemmeno un suppellettile è rimasto integro.
“Il riferimento – afferma Giuseppe Zippo, presidente Adoc Brindisi – è al grave atto vandalico perpetrato ai danni di un impianto sportivo ubicato nel rione Perrino ed alle consequenziali dichiarazioni rilasciate da esponenti dell’amministrazione comunale di Brindisi. Affermazioni in cui si richiama il senso civico, la valenza sociale dello sport e l’importanza che le strutture sportive assumono nelle zone periferiche. Esternazioni condivisibili ma che riteniamo in netto contrasto con quelle che sono le politiche messe in atto in questi anni. Il campo sportivo oggetto dei danneggiamenti è l’emblema di quanto andiamo affermando”.
La struttura è nata circa dieci anni fa, ma ad oggi è ancora pare inutilizzata. Perché? Perché si dice che non abbia tutte le carte in regola affinchè ragazzini o adulti possano tirare quattro calci ad un pallone.
“Realizzato circa una decina di anni addietro – ricorda Zippo – con l’impiego di cospicue risorse pubbliche non è mai entrato in funzione, nonostante la carenza di strutture nel quartiere e nell’intera città che di fatto limitano fortemente le attività della varie associazioni. A dire il vero un’attenzione verso la struttura ed il quartiere c’è stata nel 2012 con il rifacimento dei servizi igienici e spogliatoi, non per ospitare incontri di calcio o allenamenti ma per finalità tutt’altro che sportive. Com’è andata a finire lo sanno tutti, il resto è cronaca di queste ore”.
“Destano preoccupazione – continua – e non speranza le dichiarazioni circa l’impegno nell’immediato dell’amministrazione comunale per il ripristino delle strutture danneggiate. Quanto sopra in considerazione di quanto registrato sin ad oggi e per scongiurare ulteriore dispendio di risorse pubbliche senza traguardare l’obiettivo principale che per quanto ci riguarda è rappresentato dalla piena disponibilità della struttura e la fruibilità da parte dei ragazzi del quartiere e non solo”.
“Chiediamo maggiore attenzione verso le periferie non intese dal punto di vista urbanistico ma sociale. La scelta del Comune di Brindisi di destinare fondi P.O.N. per la sicurezza per la realizzazione di opere in zone della città meno abbisognevoli è l’esempio di ciò che non bisognerebbe fare ed è su questo ed il ruolo dello sport come strumento di educazione, recupero ed inserimento sociale che riteniamo debba essere sviluppata un’attenta riflessione” conclude Giuseppe Zippo.
BrindisiOggi
Nelle città ,con scarso senso civico,realizzare opere sociali e non vigilarle ” seriamente ” fa sorgere qualche ragionevole dubbio che ci sia la volontà di mantenerle funzionali…