Campagne e litoranea invase da rifiuti speciali e pericolosi, multe e denunce non fermano gli incivili

BRINDISI- ( Da Il7 Magazine )  Plastica, gomma, scarti edilizi e domestici, amianto, rifiuti soprattutto speciali e pericolosi si concentrano nelle campagne e sulla costa del brindisino, da nord a sud ma le zone maggiormente afflitte dall’abbandono incontrollato dei rifiuti sono   quelle definite come “terre dei fuochi” :  Brindisi – San Pietro e Brindisi-San Vito dei Normanni. Il controllo e attività di tutela ambientale sono affidate al corpo della Polizia Provinciale di Brindisi che quotidianamente vigila sulle aree dell’intera provincia. In un solo anno sono stati elevati 85 verbali , ciascuno dei quali accompagnato da una sanzione di 600 euro, ma sono anche state trasmesse numerose notizie di reato dalla Procura di Brindisi per le quali sono tuttora in corso attività investigative. “Si tratta di un’attività molto intensa -spiega Cosimo D’Angelo,  commissario capo del corpo della Polizia Provinciale di Brindisi- siamo solo in sei ma ogni giorno siamo per strada per controllare l’intera provincia.  Purtroppo quella dell’abbandono dei rifiuti è una piaga costante e vi è gente che nonostante le ripetute sanzioni continua a contaminare le campagne e la nostra litoranea”. Di casi emblematici ce ne sono davvero tanti. Un brindisino è stato sanzionato ben sei volte con una pena pecuniaria di 600 euro, 3600 euro in totale per aver abbandonato rifiuti domestici e scarti edilizi a ridosso degli ulivi.  Una famiglia , sempre di origine brindisina ma residente nel nord Italia, al rientro dalle vacanze sulla nostra meravigliosa costa ha pensato bene di disfarsi di ogni genere di rifiuti prima di tornare a casa. Queste persone in gran parte dei casi sono state individuate grazie all’ausili delle foto trappole. Le foto trappole utilizzano un sensore per rilevare quando un animale, una persona o qualsiasi altro mezzo in movimento  interrompe il fascio di luce infrarossa che attraversa il percorso davanti al dispositivo. Quando ciò accade, la foto trappola scatta una foto o un video. La Polizia Provinciale di Brindisi ne ha a disposizione 70  fornite dall’Ager, l’Agenzia regionale per i rifiuti. Ma per l’individuazione dei responsabili vengono svolte anche una serie di attività investigative fatte di appostamenti e controlli, talvolta anche una piccola traccia, una sigla, un indirizzo, può essere utile a beccare l’incivile di turno. Le cose si complicano quando si ha a che fare con ditte e società di trasporti che lungo il tragitto fanno soste mirate per disfarsi di scarti speciali e pericolosi. Come già detto, vi sono luoghi maggiormente attenzionati perché presi più frequentemente di mira. Le campagne tra Brindisi-San Pietro Vernotico e tra Brindisi- San Vito dei Normanni, sono quelle maggiormente contaminate. La presenza di amianto, olii e vernici costituiscono un enorme pericolo di contaminazione. Del resto ciò che distingue i rifiuti speciali pericolosi da quelli non pericolosi è proprio  l’elevata concentrazione di sostanze inquinanti al loro interno e che di conseguenza richiede un trattamento particolare per lo smaltimento. In questo momento proprio su quelle zone maggiormente attenzionate è in corso una intensa attività investigativa da parte della Polizia Provinciale su disposizione della Procura per abbandono di rifiuti speciali pericolosi . Questo tipo di attività, individuato il responsabile porterà senza ombra di dubbio a conseguenze penali pesantissime. La legge prevede per questa tipologia di reati arresto da 3 mesi a 1 anno e ammenda da 2.600 a 26.000 euro se gli scarti abbandonati sono classificati come “non pericolosi”; arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 2.600 a 26.000 euro, se gli scarti abbandonati sono classificati come “pericolosi”. Nelle scorse ore, invece, sempre la Polizia provinciale ha scoperto verso la marina di Torchiarolo che una ditta impegnata in alcuni lavori di illuminazione ha pensato bene di disfarsi della plastica di imballaggio dei cavi per strada. In quel caso è intervenuta anche la Polizia Locale di Torchiarolo. La Locale ha multato la ditta per aver danneggiato la strada sulla quale stava lavorando mentre la Provinciale ha comminato una multa di 600 euro per l’abbandono dei rifiuti. “Questa gente sembra non comprendere il danno che arreca- dice D’Angelo- i filamenti di  plastica abbandonati oltre che sporcare la strada o la campagna con il vento arrivano sino alla spiaggia e al mare contaminandolo”. In questo caso le attività della Polizia Provinciale hann0o consentito di individuare e cogliere sul fatto il responsabile, ma non sempre questo è possibile. In quel caso , purtroppo, a pagare le spese di smaltimento dei rifiuti abbandonati è il Comune di pertinenza. Tutto questo ha quindi un costo enorme sulle tasche dei contribuenti, soprattutto se si pensa al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi . Basta dare un’occhiata ai  tariffari , in media per i rifiuti speciali si tratta di  225 euro a tonnellata fino a 10 tonnellate all’anno, 260 euro a tonnellata per quantitativi superiori a 10 tonnellate all’anno. Il paradosso è che non bisogna solo combattere con l’inciviltà e l’ignoranza degli autoctoni ma con quella di gente che arriva anche da altre province. Ad esempio quest’anno sono state fermate e identificate persone che arrivavano da Taranto per abbandonare i rifiuti nelle nostre campagne, preferibilmente nell’entroterra , luoghi per lo più nascosti, lontano dalle arterie stradali principali, nella convinzione di poterla fare franca. Ma anche la costa brindisina, soprattutto nel periodo invernale è pesantemente presa di mira , per lo più dagli svuota cantine che abbandonano mobili, elettrodomestici oltre ai soliti scarti edilizi. Per questo motivo  sono state create delle isole ecologiche a Giancola e sulla sp 88 nei pressi del canile municipale , cassonetti specifici dove smaltire i rifiuti  invece che lasciarli sulle piazzole di sosta . Dalla litoranea nord alla litoranea sud , queste aree sono costantemente monitorate, nonostante questo c’è sempre chi si ostina a lasciare i rifiuti accanto ai cassonetti senza utilizzarli. E’ opportuno sapere che anche in quel caso la multa scatta senza possibilità di giustificazione.

“cerchiamo di contrastare questo terribile fenomeno con ogni mezzo a nostra disposizione- spiega il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli- stiamo provando ad implementare il servizio di vigilanza e questo è un enorme sacrificio per la Provincia di Brindisi. Abbiamo potenziato il corpo con l’assunzione di altri due agenti, stiamo rafforzando il sistema di video sorveglianza ma  lo strumento più importante è il contributo che può dare la gente nel segnalare questi episodi. I responsabili sono una minima parte della comunità ma le loro azioni sono molto impattanti. Ecco perché abbiamo bisogno che i bravi cittadini siano nostri alleati”.

Lucia Pezzuto per IL7Magazine

 

1 Commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*