BRINDISI – “Lo dico urlando di gioia. Cammina nei tempi fisiologici la prima bambina con diagnosi precoce di SMA1 e con terapia genica somministrata dopo solo 23 giorni dalla nascita. E per dare l’esatta misura della grandezza di questa notizia, basti pensare che senza la terapia oggi le notizie sul quadro clinico o vitale della bambina sarebbero soltanto tragiche”. Lo annuncia il presidente della prima commissione alla Regione, Fabiano Amati.
“Sono questi i frutti della legge regionale sullo screening obbligatorio – spiega il consigliere regionale – che dall’istituzione a oggi ha fatto registrare la diagnosi precoce per sei bambini pugliesi, quindi nella fase asintomatica in cui le terapie o le prescrizioni cliniche hanno maggiore possibilità di riuscita. Da quando in Puglia c’è lo screening obbligatorio non c’è stato alcun bambino che abbia avuto tardivamente la diagnosi di SMA, ossia diversi mesi dopo la nascita. Ciò vuol dire che allo screening non è sfuggito nessuno. E su questo meditino le altre regioni ancora senza screening e il Governo nazionale per l’inutile tolleranza di questa ingiustizia. Ringrazio ancora una volta, ma non mi stancherò di ripeterlo, i componenti dell’unità operativa di neurologia dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII e il dirigente Delio Gagliardi, alle cui cure è affidata la bambina, così come ringrazio con devozione e ammirazione, per tutte le ispirazioni e gli insegnamenti, il direttore del Laboratorio di genomica del Di Venere di Bari Mattia Gentile e il suo meraviglioso staff”.
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