BRINDISI – Cambiare lo Statuto di Torre Guaceto affinchè ci sia alternanza nella presidenza, una proposta che viene presentata dal capogruppo della Lega di Brindisi Ercole Saponaro, ma che già in passato era stata più volte sollevata. Ed oggi diventa attuale dopo che l’oasi naturale è finita nei meandri di un’inchiesta della Dda di Lecce che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Carovigno. Il capogruppo della Lega ha presentato la richiesta di modifica in un ordine del giorno che dovrà essere discusso in consiglio comunale di Brindisi.
Saponaro spiega la storia degli ultimi anni: la riserva protetta di Torre Guaceto è un’area naturale di grande rilevanza e rappresenta un grande orgoglio per tutta la nostra provincia. Nel 2000 su quelle aree fu istituita con apposito decreto ministeriale la riserva naturale dello Stato che sancì ufficialmente la rilevanza ai fini ambientali del parco. Negli anni, l’attenzione scientifica e turistica verso la riserva è cresciuta esponenzialmente grazie ad una serie di attività che hanno aumentato l’attrattività dell’area con benefici che hanno interessato tutta la provincia. “L’auspicabile crescita del parco naturale ha, purtroppo attratto anche tanti altri interessi meno nobili – dice Saponaro – che hanno necessitato dell’intervento deciso delle Istituzioni. Infatti nei mesi scorsi anche per le vicende e per gli interessi che ruotavano attorno alla riserva di Torre Guaceto la Prefettura di Brindisi, con la richiesta di una commissione d’accesso, la Direzione Distrettuale Antimafia, con un’indagine tuttora aperta, e il Ministero degli Interni, con lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carovigno hanno inteso tranciare di netto un sistema affaristico. E’ del tutto evidente che le Amministrazioni Consorziate debbano fare il possibile, per quanto di loro competenza, affinché certe situazioni non si ripetano nel futuro ed evitare, così come successo nel passato ed emerso negli stralci d’indagini pubblicate dai giornali, che la nomina alla Presidenza del consiglio di amministrazione sia oggetto di mercimonio elettorale o peggio ancora di voto di scambi. Quindi prevedere per statuto la discontinuità e la rotazione per la nomina nei ruoli apicali (Presidente e Vicepresidente) del CdA del Consorzio di Torre Guaceto può rappresentare una scelta determinante per evitare il rischio di reiterazione di determinate condotto”. Per questo Saponaro chiede di modificare lo Statuto garantendo per ogni triennio il rinnovo e l’alternanza della nomina di presidente e vice presidente su proposta del Sindaco di Brindisi, un membro; su proposta del Sindaco di Carovigno, un membro; su proposta del Presidente del WWF Italia Onlus, un vicepresidente ed un membro.
Tutti i membri del CdA sono rieleggibili per massimo di due mandati consecutivi. I membri con l’incarico di Presidente e Vicepresidente possono rimanere in carica nel ruolo assegnato massimo un triennio per favorire la rotazione prevista dal precedente punto a). La rielezione di un membro a seguito dei due mandati consecutivi è consentita solo dopo il decorso di almeno un triennio. Il Revisore dura in carica tre anni, è rieleggibile per massimo due mandati consecutivi e deve possedere la qualifica di Revisore dei Conti.
Intanto dopo la proposta di Saponaro vi è una levata di scudi da parte del suo stesso partito di Carovigno. Ma il consigliere di Brindisi replica: “Riteniamo sia nell’interesse di tutti dare un segnale di discontinuità e rimango meravigliato – dice – dalle reazioni dei politici di Carovigno che sembrano non preoccuparsi di ciò che è avvenuto nel loro comune portando allo scioglimento del Consiglio comunale. Torre Guaceto non è proprietà di qualcuno ma un patrimonio della nostra terra, patrimonio dei cittadini, non esistono padri e padroni, ma l’interesse unico del bene comune”.
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