Calendario dei Carabinieri 2015 dedicato alla famiglia

BRINDISI- E’ la famiglia il tema del calendario dei Carabinieri 2015. I dodici mesi che ritraggono la storia di questa prestigiosa Arma sono composti da foto e lettere indirizzate alle famiglie da cui si evince il sacrificio e la dedizione di uomini e donne che hanno scelto di indossare la divisa non solo con il corpo ma anche con l’anima.

Il calendario dei Carabinieri è stato presentato questa mattina dal comandante della sede provinciale dei carabinieri a Brindisi, il colonnello Andrea Paris.

“Quella dell’Arma è una grande famiglia. Grande e numerosa- ha detto Paris- Comprende i militari in servizio: uomini e donne che hanno scelto di essere a disposizione delle nostre Comunità. Comprende i tanti che, non più in servizio, continuano con entusiasmo nel loro impegno sociale, vivificando le molte attività benefiche e di protezione civile dell’Associazione Nazionale. Una famiglia che vede genitori, coniugi, figli, condividere con il loro Carabiniere i sacrifici e le soddisfazioni di una vita certo non facile, ma estremamente bella e pulita, più spesso vissuta tra le mura della stessa caserma, in una pregnante comunione di servizio e affetti”.

Sulla copertina del calendario la prima caserma dei carabinieri istituita in Italia, la caserma Bergia  nata a Torino nel 1814.

Dalla Guerra di Indipendenza alla lotta al brigantaggio, fino alle guerre mondiali, gli eccidi dei nazisti e in ultimo il sacrificio di un carabiniere nel 1977, durante l’attività di servizio.

Il calendario racchiude molto più che la storia dell’Arma che si intreccia tra l’altro con quella italiana,  racconta i carabinieri nei loro affetti, nel loro senso del dovere e del sacrificio verso la divisa, verso le proprie famiglie, verso la patria.

Clicca qui per sfogliare il Calendario 2015 dell’Arma dei Carabinieri

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Ho sempre sfogliato, quando ne ho avuto occasione, il calendario della Benemerita.Molto interessante, come sempre. Narrazione di gesta eroiche ed altruistiche, di uomini probi e coraggiosi.Ma , per quanto mi possa ricordare, non ho mai visto pagine che parlassero , per esempio, di Pontelandolfo e Casalduni nella Prima Guerra Civile italiana e di cosa è stato perpetrato e commesso nei confronti della popolazione inerme del Meridione all’indomani del 1861. O ancora di chi costringeva i poveri fanti italiani, nella Prima Guerra Mondiale, ad andare a farsi ammazzare dalle mitraglie austriache puntando il moschetto contro la loro schiena. O cosa è successo durante le guerre coloniali italiane.Non voglio fare della polemica per un calendario, che tra l’altro è anche ben fatto, graficamente parlando!! Ci mancherebbe. Ma è sempre occasione per stimolare chi legge alla ricerca della verità. Verità che, purtroppo, non compare sui libri di Storia ufficiale, come quelli che si usano a scuola.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*