BRINDISI- 12mila euro per vincere la gara con il Pomigliano , tanto sarebbe stato pagato dalla società brindisina per il risultato di 0 a 4 nell’incontro fuori casa con la squadra campana.
E’ quanto avrebbe raccontato davanti al gip di Bari Francesco Agnino lo stesso dirigente tecnico biancazzurro Vito Morisco.
Morisco è stato arrestato due giorni fa con l’ex presidente Antonio Flora, suo figlio Giorgio Flora, e Savino Daleno consulente di mercato della squadra, nell’ambito dell’inchiesta l’inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcio scommesse che ha portato in manette 50 persone in tutto tra dirigenti di squadra e calciatori.
Secondo le accuse gli indagati avrebbero venduto il risultato delle partite di Lega Pro e Serie C consentendo il riciclaggio del denaro sporco della ‘ndrangheta attraverso circuiti illegali delle scommesse.
In particolare due sono le partite contestate alla società del Brindisi, quella con il San Severo e quella con il Pomigliano per le quali Antonio Ciccarone, Direttore Sportivo del Neapolis, avrebbe contattato Antonio Flora chiedendo di pilotare il risultato.
Anche Antonio Flora davanti al gip avrebbe ammesso le proprie responsabilità, il figlio Giorgio invece ha respinto ogni addebito dichiarando che “il padre non lo informava della gestione calcistica della squadra”.
Dopo l’udienza di convalida del fermo, il gip ha concesso i domiciliari a Morisco, all’ex presidente del Brindisi e a suo figlio, Antonio e Giorgio Flora escludendo per tutti e tre l’associazione per delinquere con la contestata aggravante mafiosa, ritenendoli responsabili soltanto del reato di frode sportiva. Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Agnino hanno valore provvisorio. Gli atti saranno infatti trasmessi per competenza alla Procura di Catanzaro che dovrà, entro 20 giorni, chiedere la conferma degli arresti.
Lu.Pez.
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