BRINDISI – Sempre più critica la situazione del Città di Brindisi, dopo le voci che sono circolati riguardo ad alcuni giocatori della massima società di calcio cittadina che pare abbiano manifestato l’intenzione di non fare più parte della rosa della società. Pare siano in sette.
I motivi all’origine del gesto non sono ancora stati chiariti ufficialmente dalla società (anche se nelle prossime ore è prevista il comunicato con la versione del sodalizio biancazzurro).
Si parla di un confronto acceso nella giornata di ieri tra ciò che rimane della dirigenza brindisina, staff tecnico, calciatori ed anche alcuni tifosi, che ha fatto anche slittare l’allenamento che era previsto, come accade di solito, come primo dell’intera settimana, con all’orizzonte la sfida contro l’Arzanese. Un confronto che avrebbe avuto toni anche estremamente duri (al momento circolano diverse versioni dell’accaduto, anche se pare ci siano stati urla e spintoni), e che ha causato la diserzione dell’allenamento di oggi da parte di alcuni dei tesserati. In queste si starebbe cercando di ricucire lo strappo con alcuni di loro, ma ad ogni modo le riserve non sono ancora state sciolte.
Il clima rimane comunque teso, anche dopo la brutta sconfitta con il Pomigliano e le parole di mister Ezio Castellucci in sala stampa, che aveva addossato le colpe alla società. La conquista dei playoff dista matematicamente solo un punto, ma resta l’interrogativo sul clima con cui ci si potrà confrontare con la coda degli spareggi promozione. Il tutto, con la pesante situazione societaria, dopo l’abbandono di Antonio Flora e la cessione del 98 percento delle quote a Vito Morisco: un aspetto che getta nubi pesanti sul futuro, soprattutto economico, del sodalizio biancazzurro.
BrindisiOggi
Ma cosa può fare una società di calcio sorretta da circa 200-300 tifosi?