BRINDISI – Boicottata dai giornalisti la conferenza stampa “a telecamere spente” organizzata dalla Brindisi FC. Parte con il piede sbagliato, evidentemente, l’avventura del nuovo sodalizio biancoazzurro sia con la stampa sia con i tifosi.
La conferenza stampa organizzata dalla società per questa mattina, infatti, non si è svolta a causa di una incomprensione con i giornalisti. L’intenzione dei rappresentanti del sodalizio di Via Benedetto Brin era quella di organizzare un incontro di presentazione e di accoglienza per la stampa, presentando poi in maniera informale quello che sarebbe il progetto in atto per questa stagione sportiva: per questo motivo, in un comunicato diramato ieri, la società aveva espresso che si sarebbe trattato di un colloquio da svolgere a telecamere spente, cosa che la stampa non ha tollerato annunciando, in risposta, di non volersi presentare alla conferenza. Da qui è nato un parapiglia che ha visto nascere sempre più insistentemente questo problema di incomprensione sfociato con l’astinenza di questa mattina.
L’addetto stampa Sergio Pizzi e un socio storico del Real Paradiso Giovanni Bagnardi, presenti oggi fuori dalla sede, hanno spiegato l’accaduto manifestando il loro rammarico per quanto successo e sottolineando ulteriormente quali fossero le loro intenzioni.
Sta di fatto, però, che l’avventura della Brindisi FC non è partita nel migliore dei modi, complice forse (e soprattutto) lo scetticismo di un’intera città dovuto ai numerosi fallimenti degli anni addietro, velati da misteri, silenzi e prese in giro. I tifosi, infatti, hanno manifestato sui social tutto il loro disappunto, lo scetticismo e le preoccupazioni a riguardo, sensazioni dominanti e che non possono passare inosservate. Troppo ingombrante il turbolento trascorso calcistico che questa città ha dovuto passare: ogni rinvio e ogni stranezza, per forza di cose, rimanda alla mente di ogni appassionato le pessime vecchie gestioni societarie.
Antonio Solazzo
Spero si sia trattato di astensione e non di astinenza.
Lo scetticismo non ci preoccupa, semmai ci dispiace. Sappiamo quello che stiamo facendo per fare tornare il calcio che conta a Brindisi. Il tempo ci darà ragione.