Calcio, D’Attis “Salviamo la squadra, per ripartire dalla serie D”

BRINDISI – Calcio, D’Attis “Salviamo la squadra, per ripartire dalla serie D”.

Sulla questione delicata del Brindisi Calcio, interviene Mauro D’Attis: ”Tutti gli sforzi devono essere concentrati per salvare il titolo ed iscrivere la squadra in serie D. Sarebbe assurdo lasciare andare via un titolo sportivo ripiegando su una ripartenza dalle categorie più basse.”

Mauro D'AttisD’Attis, attraverso un comunicato redatto come capogruppo di Forza Italia a Brindisi, chiede un aiuto concreto alla città di Brindisi e ai tifosi della squadra biancazzurra. “Non resisto a vedere che ci siano dubbi o addirittura contrarietà a contribuire all’iscrizione del Città di Brindisi al campionato nazionale di Serie D anche da parte della Associazione PerBrindisi che ha raccolto quote in nome dello slogan “Salviamo il calcio” – dichiara D’Attis – Penso che gli sforzi debbano essere concentrati per salvare quel titolo: non ha senso conservare i 10mila euro raccolti da tanti tifosi per un’eventuale ripartenza da non si sa quale categoria quando, invece, si può contribuire all’iscrizione della attuale società alla Serie D.”

Per D’Attis, è necessario salvare un valore difficilmente recuperabile, tanto da aver scritto già al presidente dell’associazione PerBrindisi della quale egli stesso ha acquistato delle quote. E invita chi può a vivere da protagonista una importante deicsione per il futuro della squadra.

“Sulla home page del sito della PerBrindisi si può diventare protagonisti del futuro della Città. Per chi volesse sentirsi concretamente brindisino e volesse dare un contributo per realizzare qualcosa in nome e fede verso la propria cittá – dichiara D’Attis – potrà sottoscrivere, una o più quote delle 50.000 disponibili, e partecipare di diritto, all’assemblea dei soci sottoscrittori: entro il 30 Giugno 2015 verranno convocati per questo incontro che si terrà nei giorni immediatamente successivi per poter decretare il futuro del Brindisi Calcio, il Futuro della maglia con la “V” sul petto. Trovo irresponsabile – conclude il consigliere – la posizione di tutti coloro che pensano di far morire questa società promettendo di dare il loro aiuto se ne venisse costituita un’altra, condannando la città a ripartire, di fatto, dalle ultime serie dilettantistiche”.

Agnese Poci

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