BRINDISI- Il bullismo nelle scuole è un tema preoccupante e allarmante, tanti sono stati i tentativi di contenerlo, prevenirlo o bloccarlo. È proprio su questo tema che cinque neolaureati, in Scienze filosofiche all’Università del Salento, allestiranno un laboratorio filosofico del tutto gratuito a cui sono invitati i bambini delle scuole che aderiranno al progetto da Santa Maria di Leuca a Brindisi.
La filosofia è uno stile di vita che, se accolto appieno, ti permette di agire in modo riflessivo in ogni situazione; adottare questo stile genera la sana convinzione che il ragionamento porti l’uomo a fare cose meravigliose, ma soprattutto a prevenire gli errori colossali. Se i bambini venissero allenati alla riflessione, al pensiero, al calcolo delle conseguenze delle loro azioni, probabilmente non arriverebbero mai a schernire un loro compagno per divertimento, causando poi centinaia di suicidi di cui siamo testimoni impassibili negli ultimi tempi.
Il progetto denominato “La filosofia come medicina contro il bullismo” si pone l’obiettivo di favorire un approccio dei bambini, in un’età in cui sono capaci di astrazione, alla filosofia e utilizzare la disciplina teorica per raggiungere un mezzo pratico e reale ossia sconfiggere il bullismo con l’arma più potente posseduta dall’uomo: la riflessione.
Il progetto verrà presentato a settembre ai presidi di tutte le scuole elementari e \ o medie delle zone scelte e sarà firmato da un gruppo di ragazzi dai 25 ai 30 anni composto da Bisanti Elisa, De Blasi Sara, Esposito Alberta, Fasano Fabiola e Mariano Fabrizio. L’obiettivo di questo laboratorio è utilizzare la filosofia come strumento per capire il bullismo e debellarlo, invitando gli alunni a riflettere sulla propria condotta, sull’accettazione dell’altro e sul giusto comportamento da attuare nella loro palestra di vita: la scuola.
Il laboratorio prevede tre incontri mensili della durata di due ore che si svolgeranno nei plessi scolastici che aderiranno all’iniziativa. Ogni appuntamento avrà una tematica specifica, i bambini dovranno interiorizzare alla fine di ogni incontro delle piccole consapevolezze per arrivare a comprendere in pieno la dannosità del bullismo su chi lo provoca e su chi lo riceve. Il primo incontro sarà orientato sull’accettazione di se stessi. Un bambino “bullizza” nella maggior parte dei casi, perché non si accetta fisicamente o sta provando disagio per una situazione famigliare di cui ha vergogna. Il secondo incontro ha come obiettivo l’accettazione della diversità dell’altro e la diversità come ricchezza. In un periodo di forte immigrazione è necessario ricordare ai bambini che diverso non vuol dire “da escludere”, ma “da integrare”; questo vale anche nel campo della disabilità: un bambino disabile con evidenti problemi di apprendimento o handicap fisico non va escluso ma integrato, accettato e aiutato. Il terzo e ultimo incontro avrà come tema la relazione con il mondo e la società nel tentativo di spiegare ai bambini che non sempre fare ciò che ci piace è sinonimo di giustizia, alle volte ciò che diverte noi può ferire chi ci è accanto, ma soprattutto a lungo termine non porta beneficio neanche a noi stessi. Tutti e tre gli incontri saranno adattati al mondo dei più piccini: si punterà alla visione di alcuni spezzoni dei cartoni Disney per le quinte elementari e di un film per le medie inerenti al tema dell’incontro; poi si cercherà di suscitare delle riflessioni nel bambino sui protagonisti, mostrando come l’eroe ha risolto la situazione o come si è comportato in alcune circostanze facendoli giungere al nocciolo della questione; successivamente ci sarà un’attività ludica per mostrare agli alunni la praticità di ciò che hanno appreso precedentemente senza dimenticare il fattore “divertimento”; in fine si leggerà un riferimento filosofico sotto forma di mito, più adatto alla comprensione dei bambini. Durante l’ultimo incontro verranno stilate delle regole fondamentali da inserire in un cartellone, redatto dagli stessi alunni, da appendere in classe come promemoria dell’incontro, ma soprattutto come memorandum di comportamento e dello star bene con se stesso e il prossimo.
Per info contattare: alberta1992@hotmail.it
BrindisiOggi
Complimenti per l iniziativa, bisogna educare i ragazzi fin da piccoli affinché questo “atteggiamento” venga meno.
I veri bulli sono i genitori dei bulli purtroppo io lotto,mia figlia è vittima di questo bullismo e non se ne esce fuori .ho cercato di parlare con i genitori ma di fronte a me ho trovato solo un muro, mi sono rivolta alle istituzioni ma anche lì un altro muro, le vittime rimangono sempre vittime e i bulli sono vincono