BRINDISI- Bufera alla Asl di Brindisi, la polizia Tributaria della guardia di finanza di Brindisi e dei carabinieri dei Nas di Taranto questa mattina hanno eseguito 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dipendenti della Asl brindisina dell’area ufficio tecnico e di alcuni imprenditori per la maggior parte salentini. Centotrentatre sono gli indagati. Undici le persone in carcere tra questi anche il consigliere comunale Antonio Ferrari nella sue veste di dipendente. In carcere: Vincenzo Corso, Giovanni Borromeo, Roberto Braga, Emilio Piliego, Antonio Ferrari, Vittorio Marra, Adolfo Rizzo, Cesarino Perrone, Antonio Camassa, Giuseppe Rossetti, Tommaso Vigneri. Mentre ai domiciliari sono finiti: Armando Mautarelli, Gianluca Pisani, Giovanni De Nuzzo, Mauro De Feudis, Claudio Annese, Cosimo Bagnato, Grazia Cito, Daniele Di Campi, Francesco Perrino, Salvatore Perrino, Ivo Grifoni. Un’altra persona è deceduta.
Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, turbativa d’asta, falso in atti pubblici, corruzione, frode in pubbliche forniture, violazione del segreto d’ufficio. Sotto la lente di ingrandimento gli appalti assegnati tra il 2006 e 2012, molti dei quali ritenuti dai magistrati della Procura di Brindisi irregolari. A coordinare l’inchiesta il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e il pm Giuseppe De Nozza.
Maggiori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà questa mattina presso la Procura di Brindisi alle 10,30.
Nel sito ulteriori articoli di approfondimento
BrindisiOggi
buttare la chiave!