“Buco” nelle casse comunali di Fasano: fino al 2007, 350mila euro finiti altrove

FASANO – Potrebbe arrivare al mezzo milione di euro, l’ammanco nelle casse comunali di Fasano che sta emergendo dalle verifiche tuttora in corso sull’operato dell’economato e della tesoreria di Palazzo di Città. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, i controlli in atto da parte del gruppo di lavoro richiesto dalla Corte dei Conti per verificare le operazioni degli uffici negli ultimi 10 anni di attività sarebbero arrivati al 2007, scoprendo un buco di 350mila euro.

La Corte dei Conti ha chiesto l’istituzione del team che è al lavoro sui registri dopo aver ricevuto la relazione redatta dai revisori contabili del Comune, il 10 luglio scorso, in merito alle verifiche iniziate il 17 giugno. Lo stesso documento è stato presentato, contemporaneamente, sulla scrivania del sindaco facente funzioni, Gianleo Moncalvo, il quale ha presentato un esposto carabinieri che, in seguito, hanno trasmesso il documento alla Procura di Brindisi che starebbe lavorando all’individuazione delle presunte responsabilità e alla ricostruzione degli avvenimenti.

Il sistema fraudolento che avrebbe funzionato per anni negli uffici del Comune di Fasano era molto semplice: le fatture con le quali si dovevano pagare i fornitori venivano liquidate due volte, una volta per saldare quanto dovuto e un’altra per distrarre le somme corrispettive, facendole finire altrove. Il doppio binario di pagamento, ovviamente, sfruttava due canali diversi per impedire che qualche sospetto si potesse destare in quale funzionario solerte o in qualche controllore particolarmente pignolo: la prima prevedeva il passaggio dall’economato, la seconda dalla tesoreria.

BrindisiOggi

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