Bucchi con un occhio a Cremona e uno all’infermeria

BRINDISI- Infermeria piena (in quattro ai box) ma con la speranza di recuperare qualcuno in vista della partita di domenica.

Non è stata una settimana tranquilla per l’Enel Basket Brindisi, soprattutto a causa dei tanti infortuni di questi giorni. Ultimo in ordine di tempo è Bulleri, con una botta alla cresta iliaca, mentre Todic è alle prese con i postumi di una distorsione così come Snaer. I tre si aggiungono a Zerini, già out con Roma, che però sta provando a forzare i tempi per rientrare. Per quanto riguarda Dyson, invece, tutto rientrato: solo una contusione. Il risultato, comunque, è stato quello di allenamenti spezzettati e condizione fisica tutta da verificare, come conferma anche coach Piero Bucchi in conferenza stampa: “La situazione –esordisce – è fluttuante, al momento non c’è niente di certo”. In molto si deciderà in questi giorni, a partire dall’allenamento svolto questa sera. “Tutti – confida l’allenatore – hanno voglia di recuperare. Zerini per assurdo è quello che dà più certezze: una volta passato il dolore, serve solo che ritrovi fiducia”.

Tornando indietro alla scorsa partita, il coach ha analizzato la sconfitta di Bologna con l’Acea Roma: “Se tenessimo gli avversari – ammette  – ogni partita a 67 punti  sarebbe una cosa buona, ma noi di contro dobbiamo registrare qualcosa in attacco, dove abbiamo fatto qualche passo indietro”.  La mentalità comunque sembra esserci “La sconfitta –prosegue l’allenatore brindisino – ci ha ricordato che ognuno ha bisogno degli altri. Questo è un gruppo giovane, ma per imparare certe cose devono sbatterci il muso. In fase di analisi del match, alcuni dei ragazzi si sono voluti assumere le responsabilità della sconfitta, è un segnale importante”.  E proprio in fase di analisi della partita, Bucchi ha dato le indicazioni su come migliorare: “Dobbiamo  – dichiara- mettere a punto le spaziature, i passaggi e tutto quello che rende più efficace l’attacco”.  In questo contesto, il coach crede che i suoi ragazzi debbano ancora mostrare tutte le loro potenzialità: “La nostra non è una squadra con un talento super, su questo sono serenamente obiettivo. Sto cercando comunque – spiega poi  con una sorta di metafora – di spremere questi giocatori per avere il succo migliore”.

Tra i più attesi c’è Alade Aminu: “Contro Roma – spiega  Bucchi – è andato meglio rispetto alla partita contro Milano. La sua è stata una preparazione strana, quindi adesso sta lavorando per recuperare. Nello scorso match, comunque, ha avuto numeri buoni anche se concentrati in poco tempo: quello che gli chiedo è di distribuire la qualità della prestazione lungo tutto l’arco della gara”. L’arrivo di Aminu, inoltre, ha cambiato il volto tattico della squadra: “Con lui – ribadisce –abbiamo più mobilità e meno gioco interno”.

Ovvio lo sguardo agli avversari di turno, quelli della Vanoli Cremona: “Verso di loro non c’è timore – afferma  – ma comunque molto rispetto, la mia opinione è che ce la possiamo giocare contro tutti se vogliamo. Loro mi hanno fatto una buona impressione con Bologna, hanno lunghi mobili e giocatori pericolosi dal perimetro:  dalla loro, hanno anche l’esperienza maturata nello scorso anno, dove hanno fatto una grande seconda parte di stagione”.

Francesco Trinchera

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