Enel Basket, Bucchi: “Attenti a Trento, costruita con furbizia”. Mays ai box, si decide in questi giorni

BRINDISI – La sfida di lunedì scorso a Sassari, quella di sabato con Trento e le condizioni di James Mays.

Questi i tre argomenti della consueta conferenza stampa infrasettimanale dell’Enel Basket, anticipata di un giorno come l’impegno di campionato.

A parlare, uno dei nuovi arrivati in casa biancazzurra, David Cournooh, e coach Piero Bucchi.

Il primo a parlare è proprio l’esterno dell’Enel Basket, partendo dal match in terra sarda: “Siamo partiti male – dice Cournooh – e per 15 minuti non abbiamo reagito. Poi siamo diventati più aggressivi. Con una squadra come Sassari non puoi permetterti di rilassarti, ti può punire al primo errore” . Quindi, uno sguardo all’assenza di Mays: “Un giocatore fondamentale – aggiunge – ma la nostra colpa è stata quella di esserci lasciati aggredire. Dobbiamo provare ad avere un approccio diverso alla partita”. Quindi, il confronto con Siena, dove ha giocato l’anno scorso: “Non trovo molte differenze – prosegue -accettando Brindisi penso di aver trovato una società seria e di aver fatto la scelta migliore per la mia carriera”. Infine, il suo impiego in campo: “Mi piace molto – conclude – il gioco del coach, con velocità e difesa aggressiva. Penso di aver ancora margini di miglioramento nel playmaking, in questo mi sta molto aiutando lo staff tecnico”.

La parola passa a Bucchi: “Pensando a Sassari – esordisce – siamo molto arrabbiati, alla ripresa degli allenamenti ho parlato a lungo con la squadra, in maniera precisa e con le informazioni dopo la gara. Di positivo, posso dire che la squadra ha saputo reagire, anche se l’impatto con la partita deve essere diverso. In un certo senso, mi ha ricordato la partita vinta dai sardi contro Milano in Supercoppa”. Quindi, focus su Mays: “Un giocatore da quintetto – puntualizza – , ma non possiamo recriminare sulla sua assenza perchè gli infortuni potranno capitare tante volte durante la stagione”. Per quanto riguarda il recupero, è ancora un rebus: “Ieri era ancora dolorante. Sino ad ora – continua – non si è allenato, oggi proverà a fare qualcosa. Se recupererà, non possiamo comunque aspettarci il solito contributo, visto che arriva da un’inattività di due settimane”. Il coach ha lodato la scelta di far arrivare Luca Ianes per migliorare la qualità degli allenamenti, auspicando che si creino le condizioni perchè possa rimanere. Naturale sostituto del centro, però, è Ivanov: “Va ricollocato – sottolinea Bucchi – anche perchè lui è tornato qui dopo 4 anni, dopo un’esperienza con il 3+2 mentre ora c’è il 4+3. Adesso c’è un atletisimo diverso, ed a Sassari aveva contro Lawal e Brooks. Per questo non so se potrà tornare a rendere quanto Montegranaro, quella di adesso è una pallacanestro diversa”. Passo successivo, quello di Henry, sul quale erano circolate voci di un possibile taglio: “Non si può discutere – aggiunge il coach dell’Enel Basket – un giocatore dopo sole tre giornate. Henry ha giocato bene con Pesaro, in maniera sufficiente a Caserta ed è un po’ mancato a Sassari, ma la prestazione della squadra non si può addebitare solo a lui”. Per quanto riguarda il prossimo avversario, Bucchi predica attenzione: “Trento – afferma – è una squadra molto pericolosa, che giocato bene con Milano e vinto con Cantù. Ha buoni atleti, talento e faccia tosta: non hanno molta esperienza ma  il roster è stato costruito con furbizia”. Infine, lo sguardo all’impegno di Coppa: “L’Europa – spiega Bucchi – dà onori ed oneri. Non abbiamo grande esperienza ma dobbiamo dare il massimo, sarà importante soprattutto essere pronti dal punto di vista mentale più che fisico”.

F.Tr.

Foto Gianni Di Campi

 

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