BRINDISI- Salta la riunione dell’Asi per la presa d’atto della modifica dello Statuto. Non si raggiunge il numero legale, e il sindaco di Ostuni ieri aveva chiesto al consorzio della zona industriale di rinviare la seduta. All’ordine del giorno la nuova ripartizione delle quote degli enti che fanno parte dell’assemblea dell’Asi dopo la decisione della Provincia di diminuire la sua partecipazione da 142mila euro l’anno a 3mila euro.
Era stato già il consiglio provinciale che ad aprile 2015 aveva approvato la delibera con la quale dopo la legge Delrio tagliava tutte le partecipazioni. Il presidente della Provincia Maurizio Bruno non ci sta alle polemiche delle ultime ore provenienti proprio dal suo stesso partito e dagli alleati dell’ultime amministrative a Brindisi che gli avevano chiesto di non cedere le quote, convinti che ci fosse un accordo per dare più forza al Comune di Brindisi e far riconfermare Marcello Rollo (Noi centro) alla presidenza. “Sono solo falsità- spiega Bruno- non solo non c’è alcun accordo, ma le ipotesi sull’acquisto di quote non è realizzabile per legge. Noi come Provincia già lo scorso anno abbiamo approvato un ordine del giorno con il quale cancellavamo tutte le nostre partecipazioni non avendo più soldi. Contro questa decisione l’Asi ha presentato ricorso al Tar, e siamo stati costretti a restare anche se in percentuale molto più bassa. Il 3 giugno scorso quando ancora l’esito delle elezioni a Brindisi non si conosceva abbiamo mandato una lettera a Rollo dove dicevamo che restavamo solo per 3mila euro a fronte delle 142mila. Forse qualcuno che aveva qualche ambizione è rimasto fuori, e parlo della mia parte. Così oggi ha tirato fuori questa polemica.”
Insomma Bruno non ci sta a quelle che considera argomentazione strumentali. Le quote delle Provincia sono state così distribuite a ciascun ente in base alle proprie percentuali iniziali, il Comune di Brindisi così è arrivato al 47 per cento ma non ha la maggioranza.
Per l’elezione del futuro presidente Bruno è chiaro: “Ascolterò le istituzioni e sceglieremo una figura che rappresenti tutti. Io devo mantenere rapporti istituzionali anche con chi non è della mia parte politica. E sia chiaro non accetterò nessuna forzatura dall’alto.”
In campagna elettorale a quanto pare nel centrosinistra c’era già stata già un’ipotesi di spartizione ancora prima di vincere le elezioni. Qualcuno di Marino ambiva al posto di Rollo, si vocifera che avesse qualche interesse anche Ciro Argese (Area popolare), ma anche qualche esponente dello stesso Pd, ma il risultato elettorale ha spiazzato la coalizione e rotto anche qualche equilibrio nello stesso Pd. In realtà affinchè Rollo sia riconfermato è necessario un accordo trasversale, i tre Comuni che ne fanno parte, (Francavilla Fontana, Ostuni e Fasano) salvo Brindisi, sono di centrosinistra. L’ago della bilancia diventa la Camera di Commercio.
Lu.Po.
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