Bruciato vivo, la donna prima ammette, poi tace davanti al suo legale

BRINDISI-Avrebbe fornito lei gli elementi che hanno portato gli investigatori ad accusarla di aver ammazzato, Damiano De Fazio, il 51enne bruciato vivo nelle campagne tra Mesagne e Serranova. Dora Buongiorno 45 anni di Carovigno è stata fermata ieri dalla  Squadra mobile di Brindisi, con l’accusa di omicidio volontario. Domani mattina ci sarà l’udienza di convalida davanti al gip Giuseppe Licci. La donna, che aveva una relazione con De Fazio da oltre 15 anni, avrebbe prima confessato, ma poi alla presenza del suo legale (avv. Roberto Cavalera) si è avvalsa della facoltà di non rispondere.Intanto una ricetta medica con la quale si prescrivevano tranquillanti  è stata trovata a casa di Dora Buongiorno. Secondo la ricostruzione degli investigatori la donna avrebbe somministrato il farmaco all’uomo prima di raggiungere le campagne tra Mesagne e Serranova dove è stato poi bruciato vivo.

Se l’imprenditore  agricolo di 51 anni ha ingerito qualcosa lo diranno gli esiti degli accertamenti tossicologici, alcuni esami saranno pronti già domani. Per i test il pm Luca Buccheri ha incaricato il medico legale Antonio Carusi e il tossicologo Giacomo Greco.

La donna aveva da 15 anni una relazione con De Fazio, con lui ha fatto anche un figlio, nonostante il 51enne vivesse con un’altra donna e i suoi cinque figli, nell’azienda agricola in contrada Palmarini a Brindisi.

Il delitto è avvenuto la sera del 26 dicembre scorso, la donna nel pomeriggio è andata a prendere Damiano De Fazio da casa e sarebbero stati insieme tutto il pomeriggio, avrebbero cenato anche insieme nella casa di Carovigno, sino a quando in tarda serata non hanno raggiunto contrada Epifani dove è stato consumato il crimine. Alla base del delitto ci sarebbero atteggiamenti violenti dell’uomo nei confronti della 45enne, ma anche qualche strano atteggiamento che alla donna non piaceva.

 Lucia Portolano

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