BRINDISI- Da settimane dorme per strada, tra gli antichi scavi di via Casimiro a due passi dal palazzo comunale. Cosimo Pignataro, brindisino di 58 anni, non ha più nulla, né un lavoro né una casa. Con lui sotto i ruderi, nel cuore della vecchia città dorme un altro brindisino. Il suo “compagno di stanza” è lì da questo inverno. Il rischio è che per strada finiscano altre dieci famiglie con bambini e minori. Cittadini senza più un lavoro , alcuni sulle spalle uno sfratto esecutivo, altri si arrangiano con parenti.
C’è chi come Errico, padre di una bambino di appena sei anni dorme in un rudere in campagna. Lui vende la frutta per strada, suo figlio tra pochi giorni dovrebbe iniziare la prima elementare ma non ha neanche la residenza. Questa mattina hanno protestato presso gli uffici Patrimonio e Casa del Comune di Brindisi. Volevano parlare con l’assessore competente Antonio Ingrosso. Ma la triste realtà di questi cittadini si scontra con le beghe politiche. Ingrosso ha lasciato il suo incarico in mano alla forza politica che lo rappresenta, per i difficili rapporti in maggioranza. Delega che resta in stand by sino a settembre prossimo, quando il sindaco Mimmo Consales convocherà una riunione di maggioranza e forse si ritroverà pace. Tante le promesse ricevute in questi mesi, ma nulla di fatto. Ed ora questo ufficio non solo non ha più un dirigente specifico ma neanche un assessore. Si fa per dire, perchè la delega in capo ad Ingrosso resta.
Alcune di questa famiglie hanno già usufruito dei due anni previsti per legge per avere il contributo dell’affitto casa. Ma la loro situazione nel frattempo non è migliorata. Disoccupati, divorziati. Non vogliono altri soldi, chiedono al Comune la possibilità di occupare una struttura: una scuola dismessa, un palazzo, un qualsiasi luogo coperto da un tetto. Sono arrabbiati se la prendono con gli immigrati: “Loro almeno un dormitorio ce l’hanno”, dicono esasperati. “Vorrei cambiare la cittadinanza- afferma una donna- così almeno a me e a mia figlia garantiscono un posto per dormire.”
Al Comune oggi è intervenuta anche la Digos, sono stati gli stessi manifestanti a chiedere il loro intervento. “Abbiamo chiesto aiuto alla polizia- spiega un padre di famiglia- qui al Comune non c’è nessuno: un assessore che non ha più competenze, un sindaco che non c’è e un vice sindaco inesistente, non più nominato.”
Lucia Portolano
Ormai infierire contro questa inconcludente amministrazione è inutile. L’opposizione debole e deludente, incapace di cogliere il malcontento generale dei cittadini. Noi come i manzi di Epicuro. Restano “loro” che mai staccheranno i loro volti dalle ambite poltrone… non sono i volti? Ma è uguale.
Tutta la mia solidarietà a questi concittadini. Tutta la mia rabbia verso una vergognosa classe politica che fa di tutto per distruggere una città.
e poi siamo alle solite…se fossero rom o rifugiati politici avrebbero già una dimora…..
Forse è giunto il momento tanto atteso da tutti i brindisini; sindaco andatevene a casa (almeno voi una casa l’avete)
che triste storia che vergogna i nostri politici un 10 e lode a consasels e compani bravi
Mi dispiace, ma per voi non ci sono finanziamenti e sussidi e onlus che luicrano come per i clandestini: dovete arrangiarvi. Avete un difetto: siete ITALIANI.