Brindisi vota per Lecce, ma la Regione non lo comunica al Ministero

BRINDISI- Brindisi vota per  andare con Lecce così come altri comuni, ma la Regione Puglia non lo ha ancora comunicato a Roma. Stando a quanto verificato dal sindaco Consales la Regione non avrebbe  ancora inviato la delibera, con la quale il consiglio comunale di Brindisi ha espresso la volontà di un’annessione con Lecce, al Ministero della Funzione Pubblica.“I diritti dei cittadini di Brindisi rischiano di essere ignorati- afferma il sindaco- per una chiara responsabilità della Regione Puglia in riferimento al riordino delle Province. Ad oggi, nonostante siano trascorsi molti giorni dalla data di effettuazione del consiglio comunale la Regione non ha ancora provveduto ad inoltrare (così come previsto) copia della stessa delibera al Ministero della Funzione Pubblica. E la stessa cosa starebbe avvenendo anche per le delibere di altri comuni della provincia di Brindisi che hanno deciso di adottare la stessa scelta del capoluogo”. Secondo Consales questo è un comportamento che rischia di danneggiare il territorio brindisino. Se si vuole andare con Lecce è determinante che la trasmissione del deliberato al Ministero avvenga prima della conversione in legge del Decreto, altrimenti si resta con Taranto, così come deciso dal Consiglio dei ministri. Consales punta il dito contro gli amministratori di Taranto, convinto che siano le loro pressioni a far tardare la Regione. “ E’ un adempimento che richiede pochi minuti- continua il sindaco di Brindisi-ma che non viene svolto per evidenti pressioni da parte di chi (il riferimento è ad esponenti politici della provincia di Taranto) ha tutto l’interesse a non modificare le carte in tavola. La città di Brindisi non resterà a guardare e chiederà alla Regione di svolgere con coerenza e celermente i compiti stabiliti nel Decreto del Governo. Insomma, bisogna far presto, a dispetto di chi anche in Consiglio Comunale aveva detto che la nostra decisione era affrettata e che si sarebbe potuto deliberare senza fretta. Una strada che ci avrebbe portati direttamente a Taranto”.

 Brindisioggi

2 Commenti

  1. Tutto finito.
    Ill rischio è cessato e Brindisi resta Capoluogo di Provincia.
    E la Provincia resta così com’è.

    Di positivo v’è che abbiam conosciuto la “posizione” di molti amministratori e politici locali (e, personalmente, ne terrò conto).
    Non è sfuggita neppure la ignavia di molti
    (sto alla finestra, non decido, mi regolo)
    ed il pericoloso barcollare fra destra e sinistra di alcuni Consiglieri
    -neanche questa è una novità ma è bene sempre ribadire-
    in chiave naturalmente pre-elettorale.

    Chi vivrà vedrà.

  2. Il fatto: La Regione Puglia non ha ancora trasmesso al Ministero della Funzione Pubblica il provvedimento con il quale il Consiglio Comunale di Brindisi ha votato per far parte della provincia di Lecce.
    Per questo motivo, il sindaco Consalese, ritenendo di essere vittima di un complotto messo in atto da parte di forze politiche avverse, lancia un grido di “dolore” rivolto ai suoi concittadini, al fine di dimostrare il suo totale impegno teso alla difesa della città di Brindisi.
    Ma per superare tale ostacolo “burocratico”, non sarebbe stato più semplice, per Consalese, rivolgersi al suo “compagno” barese Vendola e al suo “compagno” Bersani? Altrimenti, i “compagni” a che servono?

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