CAROVIGNO – Il Brindisi sciupa una ghiotta occasione per ipotecare la promozione diretta in Eccellenza. La trasferta di Carovigno infatti, la prima delle due consecutive, termina con un pareggio per 1-1 che accontenta solo a metà i biancoazzurri: la sconfitta dell’Ostuni (2-1) sul campo dell’Uggiano, infatti, permette addirittura al Brindisi di allungare a quattro le lunghezze che separano le due squadre, ma d’altro canto alimenta i rimpianti di aver già potuto chiudere i conti e di giocare le ultime due giornate con la massima tranquillità.
Il destino del campionato resta sempre saldo nelle mani del Brindisi, ma il suo calendario sembrerebbe sulla carta più difficile: gli uomini di Rufini infatti saranno impegnati prima nella trasferta di Tricase e poi nella gara interna con il Racale a differenza dell’Ostuni che avrà di fronte a sé il Deghi (immischiato nella lotta per uscire dai play-out) e il Massafra penultimo in classifica.
Rufini sceglie i soliti titolari evitando sorprese con Quartulli tra i pali, Tamborrino, Boualam, De Fazio e Bassi in difesa, Cordisco, Merito e Iaia a centrocampo con Scarcella, Tedesco e Iunco in attacco: gli ospiti, supportati da una cornice di pubblico d’altra categoria, partono benissimo con Tamborrino che gonfia la rete dopo dieci minuti sugli sviluppi di una grande punizione battuta da Cordisco.
Il Brindisi continua a crescere e spreca il raddoppio prima con Iunco e poi con Merito. Nei minuti successivi, il Carovigno alza la testa e inizia a impensierire i biancoazzurri in varie circostanze fino al pareggio di Camposeo a un quarto d’ora dalla fine. L’1-1 taglia le gambe alla capolista che nel finale rischia addirittura di perdere ma salva la faccia e il pareggio che si dimostra comunque utile ai fini della classifica.
Ora dovrà gestire i quattro punti di vantaggio dall’Ostuni nelle ultime due giornate e, per festeggiare la promozione, ha bisogno di una vittoria: impossibile però fare ulteriori calcoli perché tutte le squadre daranno il massimo per concludere al meglio il campionato e solo il campo potrà decidere chi merita la promozione.
Antonio Solazzo
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