BRINDISI- La città di Brindisi prima nella graduatoria regionale per essere la città nella quale è maggiormente diffuso il gioco d’azzardo.
In barba alla crisi sono davvero tanti coloro che sperperano il denaro presi dalla frenesia del gioco. Per questo motivo Adoc e Confesercenti hanno deciso di intraprendere una battaglia contro il gioco d’azzardo.
L’idea dell’associazione dei consumatori quanto quella dei commercianti è di intraprendere una serie di iniziative con l’aiuto ed il sostegno dell’amministrazione comunale.
Questa mattina presso Palazzo Granafei -Nervegna si è svolta una riunione alla quale ha preso parte anche il sindaco di Brindisi , Mimmo Consales.
Il presidente provinciale Adoc, Giuseppe Zippo, ha illustrato al sindaco la grave situazione che vive la nostra realtà in ordine alla presenza diffusa di sale da gioco e al volume d’affari.
Migliaia i cittadini coinvolti nella piaga del gioco d’azzardo con ripercussioni economiche, sociali e sanitarie a carico delle famiglie e dell’intera collettività.
“In attesa di una legge nazionale che regolamenti il settore, di prossima emanazione- ha detto Zippo- punto di riferimento per le azioni da intraprendere a livello locale è rappresentato dal provvedimento legislativo regionale n.43 del 13 Dicembre 2013”.
Per cui è stato chiesto il rispetto della regolamentazione in merito all’apertura di nuove sale da gioco ed il monitoraggio rispetto al rinnovo delle autorizzazioni, specie per le strutture collocate a ridosso di luoghi cosiddetti sensibili ed aree della città a rischio sotto il profilo sociale e della legalità.
Non solo, con le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti è stato, inoltre, ribadito l’obbligo di avviare quanto prima specifici corsi di formazione per gli addetti del settore con fondi rivenienti da apposito capitolo di bilancio della Regione Puglia.
Ora l’amministrazione si è riservata di attivare quanto prima queste iniziative congiunte aggiornando il tavolo di confronto per ulteriori approfondimenti.
BrindisiOggi
Commenta per primo