BRINDISI – Ci sono persone che entrano a far parte della vita della gente senza che si instauri un legame familiare o di sangue, eppure sono parte integrante della crescita di un individuo grazie alle sue peculiarità.
Uno di questi è stato Cosimo Di Presa, amato fornaio brindisino. Una persona buona con il prossimo e con una spiccata dose di generosità, fatta di piccoli e grandi gesti. Cosimo Di Presa è scomparso pochi giorni fa, lasciando la sua famiglia e la gente che lo conosceva. Storico, in città, il Panificio Sant’Angelo, le cui redini erano saldamente nelle mani del panettiere più amato di Brindisi. Una storia che ha visto, tra le sue tappe, l’apertura di un forno in via Fulvia negli anni 80.
“Mio padre non ha mai ostentato la sua generosità, tanto che si siamo sorpresi: oggi veniamo a conoscenza di aiuti fatti a persone bisognose – afferma Federico Di Presa, suo figlio – Il forno è stata la sua vita e dopo una parentesi di 11 anni in Montedison, è tornato a fare il suo sogno-lavoro, il fornaio.”
Con i suoi prodotti, sono molti i brindisini che lo hanno conosciuto e che ne hanno apprezzato le sue caratteristiche.
“In famiglia ha adottato una rigida educazione a noi figli insegnando principalmente rettitudine e rispetto per gli altri – continua Federico – Nel lavoro, un instancabile lavoratore, tanto da essere riconosciuto da tantissimi colleghi un vero Maestro del pane. Sempre con i colleghi, ha avuto rapporti idilliaci e conflittuali per via del suo credo nell’associazionismo di categoria, ma ciò non ha mai rovinato i rapporti di stima reciproca con i colleghi”
Amante della politica, del calcio della Città e della famiglia in primis: così a Brindisi ricordano Cosimo Di Presa. “Mio padre era bello, giocoso perché sfotteva molto cari amici, ma anche molto polemico e tosto nel contraddittorio – ricorda Federico – Ma papà era un pezzo di pane e si dispiaceva di tutti. Amava i brindisini e spero che la gente non lo dimentichi. Credeva nei brindisini e non dimenticherò mai una frase: “Quiddu è nu fatiatori”. Papà lo era e amava i suoi simili, instancabili lavoratori.”
La passione per la creazione, dal nulla, di uno dei cibi più buoni e amati non muore con Cosimo Di Presa: a continuare il lavoro in panificio, infatti, ci sarà il figlio Giovanni.
Agnese Poci
Un Gran Signore , persona di grande sapienza , umiltà e semplicità ,storico cliente della mia attività di ingrosso alimentare ricordo con commozione i tanti momenti di dialogo piacevoli a cui assistevo da ragazzo tra MIMINO e mio Padre FILIPPO scomparso anche lui prematuramente. Tra loro c’era tanta stima rispetto e amicizia. Due Grandi Uomini! Sentite Condoglianze a tutta la famiglia.
Grande AMICO e soprattutto “GRAN SIGNORE”.Riposa in Pace. AMICO MIO.