BRINDISI – “Noi siamo contrari all’insediamento A2A e alla costruzione di un impianto rifiuti sul sito dell’ex centrale Brindisi Nord, gli altri partiti e movimenti si esprimano alla luce del sole”. E’ quanto si legge nella nota stampa di Claudio Niccoli di Brindisi Prima di Tutto.
Nei giorni scorsi, si è ritornato a parlare di A2A la società che è interessata alle bonifiche dell’ex Centrale Brindisi Nord. Il movimento politico di Niccoli aveva, infatti, denunciato il non coinvolgimento delle aziende e maestranze locali nelle operazioni riguardanti quel sito. Successivamente anche i sindacati di categoria avevano segnalato e chiesto un incontro con i vertici aziendali per capire e verificare le intenzioni dell’azienda.
L’incontro è avvenuto presso la sede di Confindustria Brindisi con le federazioni di categoria.
“L’A2A ha dichiarato – continua Niccoli – che la proporzione delle aziende locali coinvolte nei lavori e pari al 30% ,mentre il 70% dei lavori viene svolto da aziende non del territorio. Incredibile, assurdo, incomprensibile, offensivo per tutti i brindisini. Il nostro territorio è considerato terra di nessuno e di conquista”.
E ancora il responsabile del movimento sottolinea: “Ma l’aspetto più inquietante è che l’azienda sta seguendo con interesse la predisposizione degli atti, da parte della Regione Puglia, necessari per l’adozione della manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti per il recupero della frazione organica dei rifiuti urbani, semplicemente un impianto di compostaggio, alfine di poterlo realizzare e costruire con fondi propri, utilizzando il sito dismesso della ex Centrale Brindisi Nord”.
“Significa in poche parole che A2A vuole realizzare questo impianto di compostaggio, andando incontro alle esigenze della Regione Puglia e del Governatore Emiliano, il quale già in passato ha fatto conoscere il suo parere positivo alla realizzazione. Abbiamo la sensazione che il silenzio del Comune possa significare un parere positivo alla realizzazione dell’impianto. Un Comune gestito da un Commissario nominato da chi? Un Commissario che a giugno 2018 andrà via dalla città, senza caricarsi le responsabilità politiche di quello che si realizzerà” dice ancora Niccoli.
Secondo Niccoli, tutti i partiti e movimenti devono esprimere in maniera netta la loro posizione sulla realizzazione dell’impianto.
“Fermo restando che la realizzazione di un impianto in un area diversa ,ed in particolare da ubicare in Zona Industriale ci vedrebbe favorevoli. Per questo siamo convinti che al di là degli schieramenti e delle differenti posizioni politiche, bisogna fare muro e quadrato per evitare che Brindisi continui ad essere terra di conquista da parte di aziende e politici Baresi e Nazionali. Il territorio è nostro e noi abbiamo il dovere di difenderlo,dobbiamo farlo con tutte le nostre forze ,per non commettere più errori e per disegnare un futuro diverso e migliore” conclude.
BrindisiOggi
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