BRINDISI-Far parte del comitato promotore per Lecce capitale europea della Cultura. Questo è quanto è stato votato dal consiglio comunale di Brindisi che ha adottato la delibera di giunta che dà mandato al sindaco Consales di chiedere al primo cittadino leccese Paolo Perrone di modificare lo statuto del comitato che il Comune di Lecce ha redatto, affinchè la città di Brindisi sia riconosciuta come soggetto non sostenitore ma promotore, “facendo da nuovo catalizzatore per attrarre nuovi soggetti da coinvolgere”.
L’ordine del giorno è stato approvato con 19 voti a favore, 7 astenuti (quelli della minoranza) e 1 contrario del consigliere Roberto Fusco(Si democrazia) che ha contestato la scelta del sindaco Consales di abbandonare l’idea di una candidatura di Brindisi a favore di quella Lecce. Polemico il consigliere di opposizione Riccardo Rossi sull’assenza dei consiglieri di maggioranza, per far insediare i lavori è stata infatti necessaria la presenza della minoranza.
La variazione dello statuto sarà presentata alla riunione convocata dal comitato promotore a Lecce il prossimo 18 luglio prossimo. Il vice sindaco Pino Marchionna ha annunciato la costituzione di un comitato a Brindisi per affiancare quello leccese. Passata anche la proposta del capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis di istituire una commissione speciale consiliare per proporre azioni da suggerire allo stesso comitato.
Per l’adesione di Brindisi alla candidatura di Lecce, l’amministrazione comunale avrebbe impegnato in bilancio circa 30 mila euro.
Nella delibera si leggono anche le ragioni per le quali il Comune di Brindisi ha scelto di ritirare la propria candidatura in favore di quella della città barocca. “La Regione Puglia si presentava con tre candidature Bari, Brindisi e Lecce. Il quadro frastagliato delle candidature pugliesi è un obiettivo punto di debolezza- si legge- che non è riuscito a riassorbire mediante una candidatura unica e condivisa. Solo con la città di Lecce si è riusciti ad istaurare un tavolo di confronto ed una intesa di fattibilità tra i sindaci di Lecce e Brindisi. L’ipotesi è quella di confermare, con il progetto relativo, la candidatura di Lecce, poiché il regolamento prevede comunque che si candidi una singola città e in quanto la stessa candidatura si caratterizza per la forza di inglobare l’intero Salento, all’intero cioè di un territorio più ampio, in cui potere precisare ed ostentare il ruolo della città di Brindisi”.
BrindisiOggi
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