BRINDISI – Ancora nessuna novità riguardante la Brindisi FC. Nonostante i numerosi annunci in grande stile e i vari comunicati stampa diramati in queste settimane dalla società, le conferme stentano ad arrivare e la firma dal notaio per il passaggio di consegne continua a slittare. E’ questo, nello specifico, il punto che più spaventa i tifosi: il mese di luglio è appena cominciato e, nell’ambiente biancoazzurro, manca ancora la figura di riferimento, quella che in definitiva andrà a ricoprire la carica di presidente del sodalizio di Via Benedetto Brin. Le certezze, ad oggi, sono la figura di Francesco Bassi, intermediario e “ideatore” di questo progetto, il gruppo cinese Euro Pacific Holding con sede a Hong Kong che si occupa di import export, e il ruolo di Mino Manta, ds che avrebbe già sondato vari profili per la carica di allenatore e vari calciatori da tesserare solo dopo la scelta ufficiale del tecnico.
E poi? Il silenzio e i continui rinvii hanno destato scetticismo in tutti gli appassionati, complici i numerosi fallimenti collezionati negli anni. E, allora, ci ha pensato l’Associazione PerBrindisi a chiarire la situazione, tranquillizzando la tifoseria sulla veridicità della società: “Il progetto messo in piedi da Francesco Bassi, cioè quello di formare una nuova e importante società che guardi sia al presente, sia al futuro, procede come da programma – annuncia la nota dell’Associazione – ma per completare il tutto manca solo la firma dal notaio da parte dei soggetti coinvolti, che dovrebbe avvenire in settimana”.
Altri 7 giorni, quindi, prima di conoscere la realtà dei fatti e per poter conoscere finalmente l’assetto societario della Brindisi FC: dopo, infatti, la squadra (che salvo clamorosi colpi di scena dovrebbe disputare il campionato di Promozione) dovrebbe essere ufficializzata, per iniziare il ritiro e la preparazione atletica nei giorni successivi così da non rischiare di partire con un ritardo sulla tabella di marcia. Perché sbagliare due anni di fila in Promozione, per una città come Brindisi, sarebbe poi impossibile da digerire.
Antonio Solazzo
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