Brindisi “Capitale italiana della Cultura 2027”: presentato il progetto per la candidatura

BRINDISI- Si è svolta questa mattina nel Tempio di San Giovanni al Sepolcro la conferenza stampa di presentazione del progetto di candidatura di Brindisi al titolo di Capitale italiana della Cultura 2027. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il direttore del progetto, Chris Torch, e il presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Luca Ward.

«Mi preme anzitutto ringraziare il gruppo di lavoro – ha detto il sindaco Marchionna – diretto da Chris Torch e formato da Carmelo Grassi, Roberto Romeo, Davide Di Muri e Alessandra Nimis, che hanno lavorato in questi mesi con grande competenza e generosità. La candidatura è un’esortazione al cuore e all’anima della città un’opportunità irripetibile per avviare un percorso di rinascita civile fondata sulla partecipazione popolare. Il nostro porto, il nostro mare, le innumerevoli testimonianze della storia di Brindisi diventano fari simbolici con il compito di fare ancora più luce e dissipare ogni ombra residua. Il nostro dossier si fonda sulle opportunità offerte dall’economia della conoscenza, intesa come fattore abilitante per il miglioramento delle condizioni di vita e come percorso di sviluppo economico sostenibile e compatibile con il rispetto dell’ambiente».

«Entrare in una nuova realtà – ha aggiunto Chris Torch –, come attraversare una porta sconosciuta, è un atto di scoperta e orientamento. In questo viaggio a Brindisi ho imparato a vedere la città con occhi diversi cercando di mantenere una distanza critica per offrire una prospettiva esterna. Non sempre è stato semplice, ma la bellezza della città e la sua cultura mi hanno aiutato a coglierne la vocazione internazionale. Brindisi è un luogo dove il Mediterraneo non è solo una presenza fisica, ma un’influenza costante, un punto di connessione tra passato e futuro. La città ha tutte le risorse per affrontare le sfide del domani. La candidatura rappresenta un’opportunità unica per navigare verso nuovi orizzonti».

«Il dossier traccia una visione – ha concluso Luca Ward – rappresentando il futuro come un mare da navigare ed esprimendo in forme molteplici il valore che la città può trarre dalle sue vocazioni. Il documento esalta il protagonismo della comunità ed è un tratto che restituisce un grande punto di forza. È esattamente ciò che accadde al nostro Paese nel secondo dopoguerra, anni nei quali gli italiani seppero ispirare una stagione di rinascita, non solo dal punto di vista economico. I brindisini sapranno interpretare il proprio senso identitario per mettersi in contatto col mondo da una prospettiva nuova. La mia presidenza alla Fondazione? Prosegue con il supporto di una squadra rodata e dotata di grandi competenze e con una maggiore attenzione da parte mia per gli aspetti più operativi».

Brindisi già naviga il suo futuro e procede verso il 2027 aspirando a diventare Capitale italiana della Cultura. La visione tracciata nel dossier rafforza l’identità storica di città portuale e trasforma il suo patrimonio in una risorsa che risponde alle sfide contemporanee attraverso la cultura e il sapere. In “Navigare il futuro”, il mare non è un confine geografico ma un simbolo potente di possibilità illimitate. Brindisi, posizionata lungo le antiche e moderne rotte del Mediterraneo, vede nel suo modo di essere soglia e snodo la chiave per reinterpretare il proprio ruolo: da porto a laboratorio di idee culturali.

Nel dossier l’immagine del “Faro”, ripresa nella visual identity della candidatura, è molto più che una semplice metafora visiva: i fari di Brindisi sono concepiti come punti di irradiazione di conoscenza e di cultura che tracciano e rischiarano un orizzonte originale, in discontinuità con il passato.  I “Fari materiali” indicano installazioni artistiche innovative in luoghi strategici della città, visibili e destinati a diventare nuovi simboli del paesaggio urbano di Brindisi. Questi interventi artistici, che saranno realizzati in collaborazione con la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, sono pensati principalmente come nodi di attività educative e creative intesi a stimolare la partecipazione e l’interazione comunitaria. Parallelamente, i “Fari culturali” sono spazi come il Castello Alfonsino, il Parco del Cillarese e il Nuovo Teatro Verdi, che saranno trasformati o valorizzati per promuovere eventi culturali, di spettacolo, mostre e incontri che raccontano la ricchezza culturale della città proiettandola negli scenari più evoluti del mondo contemporaneo. Questi luoghi diventano catalizzatori di un rinnovato interesse civico e turistico, punti di aggregazione per la comunità del territorio e per i visitatori.

Centrale nella strategia di Brindisi è l’adozione dell’economia della conoscenza come motore di sviluppo. La città punta a superare il tradizionale sistema economico a forte impatto ambientale orientandosi verso settori come il digitale, l’energia sostenibile e le tecnologie verdi. Attraverso un’intensa e sistematica collaborazione tra università, centri di ricerca, start-up innovative e settore artistico, Brindisi propone di creare un ambiente in fermento per l’innovazione e l’imprenditorialità “navigando” quelle transizioni che prefigurano una stagione di sviluppo del tutto nuova: un trend che occorre inquadrare in un complesso affresco di un mondo la cui costruzione segna per l’intero Paese una grande opportunità di crescita sostenibile e rispetto al quale Brindisi si candida a diventare un caso paradigmatico.

La proposta di Brindisi 2027 diventa in questo modo un invito per tutta la comunità e per il territorio circostante a partecipare a un processo collettivo di rigenerazione. Il percorso, iniziato con gli incontri svolti nel corso della costruzione della candidatura, coinvolge tutti gli attori sociali ed economici in una rete che contribuisce alla realizzazione di un progetto comune, mirando a determinare un contesto urbano capace di attrarre talenti, investimenti e progetti a lungo termine. “Navigare il futuro” è più che un titolo e indica la figura di un impegno verso la trasformazione della città in un modello di resilienza e innovazione. In un’epoca di rapidi cambiamenti, Brindisi si proietta come un faro che genera luce oltre i suoi confini mappando rotte il cui intreccio suggerisce a tutti un nuovo modello. E un nuovo futuro.

 

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