BRINDISI – ( Da Il7 magazine) Il candidato del centrodestra al primo turno era avanti di 10 punti percentuali rispetto al candidato del centrosinistra, ma al ballottaggio si riparte dai nastri di partenza. Ultime ore di campagna elettorale e poi il 24 giugno si torna a votare, dopo poche ore dall’inizio dello scrutinio (che partirà alle 23) Brindisi avrà un nuovo sindaco. Scontro tra Roberto Cavalera ( Pri, Brindisi in alto, Forza Italia, Idea, Popolari per Brindisi, Udc-Brindisi virtuosa) e Riccardo Rossi ( Pd, Brindisi Bene Comune, Liberi e uguali, Ora Tocca a Noi).
Si conclude un anno di commissariamento arrivato dopo 11 mesi di consiglio comunale sempre in bilico sino allo scioglimento per le dimissioni dei consiglieri. Ma prima di questa c’era stata un’altra gestione commissariale a causa dell’arresto dell’ex sindaco Mimmo Consales, che qualche giorno è stato condannato in primo grado a 4 anni e 4 mesi per corruzione, accusato di aver intascato tangenti dal titolare della ditta che si occupava della gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti.
In campo due coalizioni nettamente distinte con ideologie politiche diverse, nel caso di vittoria di Cavalera in consiglio tornerebbero molti ex degli ultimi 20 anni (dall’amministrazione Antonino, passando da Mennitti, per arrivare a Consales e Carluccio. C’è un po’ di tutto: nella sua maggioranza si conterebbero solo 7 nuovi consiglieri, mentre con Rossi ci sarebbero 12 nuovi volti. Il candidato di centrosinistra ha fatto di questo rinnovamento il suo baluardo negli ultimi giorni di ballottaggio ed ha portato i suoi 20 consiglieri (in caso di sua vittoria) nelle piazze di tutti i quartieri della città. “Se ha il coraggio – afferma Riccardo Rossi – Cavalera portasse anche i suoi 20 consiglieri. Ci faccia vedere le facce”.
Per Rossi è scontro tra passato e futuro. “Il 24 giugno – aggiunge Rossi – non si sceglie solo il sindaco ma si è davanti al bivio tra quello che è stato (e che già si conosce per quello che ha fatto a questa città) e il futuro fatto di gente nuova e onesta”.
Il candidato di centrodestra non replica nel merito delle accuse ai suoi, si lamenta solo di una campagna elettorale fatta di veleni e attacca Rossi sulle politiche del presidente della Regione Michele Emiliano, esponente del Pd che avrebbe penalizzato Brindisi. Cavalera punta il dito contro la decisione del presidente di voler aprire al traffico civile anche l’aeroporto di Grottaglie, anche se qualche giorno fa è arrivato il secco no del suo assessore alle Infrastrutture Giannini. “ E poi la vicenda Tap – spiega Cavalera- per la quale Emiliano ha più volte proposto lo spostamento alla zona industriale di Brindisi, così come il parere positivo della Regione su A2A”.
Ma Rossi prende le distanze da Emiliano e replica: “Ci opporremo a tutti coloro che andranno contro gli interessi di Brindisi”. Del Pd regionale e di quello nazionale in campagna elettorale a Brindisi non si è visto nessuno. Chiara strategia del Partito democratico locale consapevole della perdita di consensi in tutta Italia.
Il dibattito politico degli ultimi giorni si è poi ridotto sul luogo di nascita del candidato di Brindisi Bene Comune. Cavalera punzecchia l’avversario sul fatto di essere nato a Trani cercando così di far passare come valore aggiunto la sua “brindisinità” di nascita.
Secondo una geografia dei voti, Tuturano sembra essere stata la roccaforte di Cavalera dove il candidato sindaco ha preso oltre 810 voti contro i 150 di Rossi, questi invece vince alla Commenda e in una parte del Centro.
Intanto i candidati sindaci avversari del primo turno non siglano nessun apparentamento, i 5Stelle lasciano liberi i propri elettori di votare senza dare nessun indicazione anche se il candidato sindaco Gianluca Serra ha dichiarato che : “Prende atto dell’atteggiamento di Riccardo Rossi che ha rispettato i principi del movimento 5Stelle rivolgendosi con un appello all’elettorato grillino e non direttamente ai candidati e ai portavoce”. Lui nega che questo sia stato un assist a Rossi ma il centrosinistra ci spera.
Anche i partiti di Destra nello specifico non danno indicazioni, anche se il loro candidato sindaco Massimo Ciullo postando su Facebook una foto di lui a cena con i suoi fedelissimi commenta: “Il 24 giugno noi votiamo la legalità, senza se e senza ma”. Il suo messaggio sembra essere contro la coalizione di Cavalera che Ciullo ha sempre criticato per la presenza di Giovanni Antonino (l’ex sindaco arrestato e condannato). Il figlio di 25 anni, candidato per la prima volta, è risultato il consigliere comunale più suffragato con 1863 voti. Se Cavalera dovesse vincere, il partito di Antonino, il Pri, è la prima forza politica della maggioranza, e porta in assise 4 consiglieri comunali. I repubblicani hanno superato Forza Italia dell’onorevole D’Attis, e Brindisi in Alto dell’ex candidato sindaco sconfitto del Pd, oggi passato nel centrodestra, Nando Marino.
Lucia Portolano
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