Brindisi accorpata a Taranto perde otto Comuni

BRINDISI- Brindisi accorpata a Taranto, insieme diventano un’unica Provincia. Ma cosa accade a quei Comuni che attraverso delibere di consiglio comunale hanno chiesto di aderire alla Provincia di Lecce? La risposta è nell’articolo 2, comma 2, del decreto del Consiglio dei  ministri che prevede che otto comuni della provincia di Brindisi insieme ad Avetrana vadano con Lecce. Si tratta di quei comuni transfrontalieri che entro i termini stabiliti dalla Regione, prima che questa presentasse la proposta al Governo, hanno convocato la propria assise e votato con chi andare, comunicando così nei termini la loro scelta. Saranno accorpati alla Provincia di Lecce Torchiarolo, Cellino San Marco, San Donaci, San Pietro Vernotico, Erchie, Torre Santa Susanna e Mesagne, restano fuori tutti gli altri, che nonostante abbiano votato per Lecce sono fuori tempo massimo. Agli otto comuni del brindisino si aggiunge anche Avetrana, così come Fasano andrà con Bari che diventerà città metropolitana. Il passaggio si concretizzerà dal primo gennaio 2014, sempre che il parlamento converta in legge il decreto del Consiglio dei ministri. Intanto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha convocato per lunedì prossimo i sindaci della provincia messapica, provincia ancora per poco, lo scopo è quello di convincere tutti a portare ancora avanti l’idea di una super provincia del salento che veda insieme Brindisi, Lecce e Taranto. Ma c’è chi a questa idea ormai non ci crede più, come il sindaco di San Donaci, Domenico Serio. “Gli amministratori di Brindisi- afferma Serio- alla riunione a Bari con l’assessore regionale Dentamaro hanno sempre portato avanti la proposta di Brindisi accorpata a Taranto, quindi cosa si meravigliano. Ora bisogna concentrarsi a gestire questo difficile passaggio e le conseguenze, e non portare avanti battaglie che non vedranno mai vittoria. Ogni comune poteva scegliere nei limiti stabiliti dalla Regione con chi stare, non lo hanno fatto, e ormai è tardi”.

Lucia Portolano

9 Commenti

  1. AH BRINDISI E IL PORTO E AEROPORTO DEL SALENTO.. INVECE DI CREARE UN UNICO ENTE PROVINCIALE CHE POSSA COLLEGARE MEGLIO I CITTADINI DI BRINDISI E PR CON IL RESTO DEL SUD SALENTO, STIAMO PENSANDO DI COSTRUIRE UN MURO ANCORA PIU ALTO? BRINDISI CON TARANTO MORIRà ALTRO CHE LE CAZZATE 2 PORTI 2 CAZZI 2 AEROPORTI.. CON TARANTO IL NOSTRO AEROPORTO COSI COME IL PORTO VIVRà FINO AL GIORNO CHE LA PR DI LECCE SI FARA IL SUO PORTO D’ATTRACCO A OTRANTO E L’AEROPORTO PIU CENTRALE X LORO… CON LECCE POTREMMO SPACCARE QUEL “LIMITONE” IMPOSTO DALLA REGIONE CHE CI TIENE BLOCCATO IL PORTO DA DECENNI ORMAI.. CON TARANTO BRINDISI CROLLEREBBE SE FATE QUESTA CAZZATA SARETE I RESPONSABILI DEL MOMENTO PIU BASSO DELLA STORIA DI BRINDISI PIU BASSO ANCHE DI QUEL PERIODO DI GUERRA DOVE ALMENO LA CITTà ERA CONSIDERATA E CONOSCITA..(NN è IRONIA MA SARCASMO E SCONFORTO) SEMPRE DA BRINDISI CITTà ZONA CASALE

  2. che vergogna ! quando fu creata quella quasi provincia di brindi con quella mai compiuta unione dei paesi limitrofi brindisi contava meno abitanti di ostuni, brindisi fu creata come tale dal governo fascista scorporandola da lecce proprio come taranto.. vista la difficile conversione, visto il mancato patriottismo provinciale, visto che dal dialetto alla cultura al fatto che tt i territori di brindisi compreso brindisi frequentano morbosamente la mamma provincia e bene che brindi torni a casa… e non con un fratellastro ormai dimenticato. VOGLIO PRECISARE CHE SONO DI BRINDISI CASALE E IL RISENTIMENTO E TANTO TANTO.. ALDILà DEI SOLITI IDIOTI ULTRAS BRINDISI VUOLE LECCE X MILIARDI DI MOTIVI.. BRINDISI E IL PIU BEL PAESONE DI PUGLIA SE PAESONE MA SE CITTà.. FACI SCHIFU! NON SIAMO ATTREZZATI X QUESTO APPELLATIVO!

  3. Son stati fatti i conti senza l’oste. Secondo il decreto il capoluogo attuale più popoloso diventa il nuovo capoluogo, cioè Taranto. Si sta perdendo tempo, denaro e testa. Evviva la poca intellighenzia.

  4. Sentenze della Consulta e del Tar a parte
    (e prescindendo anche dalla opportunità e dalla tempistica di questo provvedimento, e di molti altri di questo Governo fortemente voluto e sostenuto dall’Udc)
    tutto quanto è accaduto -e sta accadendo. E continuerà a succedere- ha ed avrà il “merito” d’aver rivelato (a quei pochi o tanti che ancora non lo sapessero) due cose:
    a) la litigiosità e la pochezza et la inettitudine della nostra classe politico amministrativa (ca va sans dire: con le dovute eccezioni lodevoli);

    b) i “disegni” ed i “progetti” cullati da Lecce.

    Riguardo il punto b) segnàlo l’articolo seguente e ne consiglio la attenta lettura:
    http://cosimino.myblog.it/archive/2012/11/05/lecce-vuole-dividere-la-puglia-e-creare-due-nuove-regioni.html

  5. In realtà ci sono ottime probabilità che tutto sto fatto del riordino venga totalmente annullato dalla consulta; se non erro decideranno entro domani! Ma non capisco perchè i giornalisti questo si ostinano a non dirlo. Purtroppo e per fortuna, il decreto presenta diverse irregolarità ed è totalmente impugnabile perchè non rispetta il modus operandi che la costituzione ha già previsto per operazioni simili. Senza contare l’eventuale giurisdizione del TAR, relativa ai requisiti fissati riguardo a numero di abitanti e superficie che sono del tutto arbitrari e per i quali non sono state addotte spiegazioni ragionevoli.

  6. Quanto afferma la Portolano è del tutto vero. Pertanto iniziative sia di carattere territoriale che parlamentare tesi a ricomporre il puzzle, secondo un indicazione diversa prevista dal decreto del 31 ottobre scorso, è fumo negli occhi. l’unica eccezzione è costituita dal fatto che nella relazione illustrativa del decreto è stato affermato che in fase di conversione del decreto si potra tenere conto dell’iniziative di altri comuni ai sensi dell’art. 133 della costituzione sentite le regioni. Quindi se la città di Brindisi non vuole andare con Taranto deve fare in tempo utile una delibera di consiglio comunale, anche a seguito di un referendum consultivo, e trasmettere alla Governo, per tramite della Regione, la sua deliberazione.

    • Caro angelo, sono il Sindaco di San Donaci, è la diprima volta che sento una dichiarazionedi uno che sà ciò di cui si sta parlando. E’ la posizione che ho sempre sostenuto e che sto andando a ribadire questa mattina a palazzo Nervegna. Il problema è che qualcuno non ha il coraggio di dire ai Brindisini che, per scelta tutta dell’amminiostrazione, Brindisi è in provincia di Taranto salvo andare in provincia di Lecce secondo la modalità da te indicata.

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