CELLINO SAN MARCO- Gli hanno voluto lanciare un messaggio, un avvertimento, prendendo di mira quella casa ancora non terminata in via Pio La Torre a Cellino San Marco. Attentato al maresciallo Francesco Lazzari, comandante dei carabinieri della stazione di San Donaci, cittadina in cui opera da meno di un anno. La casa a pochi chilometri dal suo posto di lavoro, una viletta non completata dove Lazzari non era ancora andato a vivere. Qualcuno la notte scorsa ha fatto esplodere una bomba fuori dal portone d’ingresso, si è introdotto nel giardino e ha piazzato l’ordigno. Distrutto il portone, fortunatamente non è stata danneggiata nessun altra parte dell’immobile. Nella notte i vicini hanno sentito l’esplosione e allertato le forze dell’ordine. Sul fatto indaga il Nucleo investigativo dei carabinieri di Brindisi e la Compagnia di Francavilla Fontana. Ancora non è chiara la natura dell’ordigno, sono al vaglio degli investigatori i reperti raccolti sul luogo dell’attentato. Le indagini sono rivolte alle attività che Lazzari negli ultimi tempi ha svolto contro la criminalità del posto, in particolar modo a San Donaci. In questo paese, dopo l’omicidio avvenuto a settembre del 32enne Antonio Presta il comandante aveva intensificato i controlli e nelle ultime settimane aveva disposto diversi sequestri per cospicui quantitativi di droga. Gli ultimi in ordine di tempo a carico di un minorenne e di una donna, sette chili di sostanza stupefacente in due giorni. Quella della droga è la pista che stavano seguendo i militari per fare chiarezza sull’omicidio Presta. Lazzari nel 2008 ha guidato la stazione di Torre Santa Susanna, indagando anche sull’attentato a Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna al quale Giovanni Vantaggiato (l’imprenditore reo confesso della bomba al Morvillo-Falcone) ha fatto esplodere una bomba legata ad una bicicletta sotto la sua casa.
L’attentato al comandante dei carabinieri è un fatto grave, una minaccia che non è piaciuta certamente agli investigatori, controlli a tappeto sono in corso in queste ore. Lazzari si dice sereno, anche se sulla vicenda resta il massimo riserbo.
Lucia Portolano
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