I bimbi dislessici e la matematica: nuove forme didattiche in un convegno

BRINDISI- Le difficoltà di apprendimento nei bambini in età scolare sono spesso legate ad una serie di disturbi di natura neurobiologica : la dislessia.

I bimbi che ne soffrono, circa il 4% della popolazione scolastica, hanno difficoltà a leggere, contare o a scrivere.

L’AID, associazione Italiana Dislessia, organizza per la prima volta a Brindisi un evento dedicato alle nuove forme didattiche ed in particolare alla matematica.

“Posso contare con le dita?” è un convegno sulla dislessia che si svolgerà a Palazzo Nervegna lunedì prossimo, 2 marzo, a partire dalle ore  16.00. L’evento, che si svolge con il patrocinio del comune di Brindisi, vedrà la partecipazione di Roberto Imperiale, docente di “didattica della matematica per l’integrazione” presso universita’ della Valle D’Aosta, Vicepresidente Nazionale del GRIMeD (Gruppo di Ricerca Matematica e Difficoltà);

 Adele Maria Veste, Docente di scuola secondaria, Formatrice AID, Socia GRIMeD; Anna Perrone, mamma di un ragazzo dislessico, e anch’ella dislessica, fondatrice della sezione Aid di Brindisi nel 2006 e presidente del Coordinamento Regionale AID Puglia.

A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione,  per info e iscrizioni: convegnoaidbr@gmail.

“Già da 5 anni, i ragazzi con problemi di apprendimento hanno potuto contare su misure di supporto all’interno di una “didattica individualizzata e personalizzata- dice l’AID- I decreti attuativi e le Linee Guida, devono essere un punto di riferimento normativo utile per i docenti e per le famiglie al fine di assicurare a tutti gli studenti interessati, un percorso scolastico più sereno e di successo”.

AID: Associazione Italiana Dislessia

L’Associazione Italiana Dislessia, in collaborazione con le istituzioni e con i servizi che si occupano dello sviluppo e dell’educazione dei bambini, ha lo scopo di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso questo disturbo. I soci AID sono medici, psicologi, logopedisti, gli insegnanti, ma anche i genitori dei bambini dislessici e i dislessici adulti.

AID ha tre scopi principali:

 sensibilizzare il mondo professionale, gli insegnanti e la pubblica opinione sul problema della dislessia

evolutiva; promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola;

 offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato per ottenere consulenza e assistenza per

l’identificazione del problema o per l’approccio riabilitativo e scolastico.

L’Associazione, aperta a tecnici (logopedisti, psicologi, medici) e ai genitori, intende lavorare per approfondire la

conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola,

affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA

Gli strumenti con cui AID opera sono:

 seminari di sensibilizzazione sui temi dell’identificazione, dell’intervento precoce, dell’intervento didattico

e del counseling per le famiglie;

 seminari scientifici sulle ricerche sul campo;

 corsi di formazione per medici, psicologi e logopedisti;

 corsi di formazione per operatori scolastici;

 corsi di formazione per i genitori; corsi di orientamento e formazione professionale per ragazzi dislessici;

 proposte di ricerca sul tema dei DSA;

 seminari su identificazione e rieducazione;

Per saperne di più cliccare su :  brindisi@dislessia.it oppure coordinamento.puglia@dislessia.it

BrindisiOggi

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