Il bilancio della forestale sugli incendi : “Estate torrida ma nella provincia di Brindisi boschi preservati”

BRINDISI- Nonostante sia stata l’estate più calda degli ultimi tempi, la provincia di Brindisi in termini di incendi è rimasta nella media degli ultimi 10 anni. Il corpo forestale di Brindisi ha tirato il bilancio di questi ultimi mesi.

La provincia di Brindisi  è fra le più povere di boschi a livello nazionale, con soli 1400 ettari su un totale di 184.000 (circa lo 0,8% della superficie). Quei boschi, proprio perché esigui, sono tanto più preziosi, a testimonianza di foreste in passato ben più estese, e comunque caratterizzanti aree di pregio, come i Parchi e le Riserve della fascia litoranea, i territori della collina e dei trulli.

In alcuni boschi brindisini, inoltre, sono presenti specie di querce rare, come quella da sughero (unica presenza del versante adriatico) o della vallonea (che si ritrova solo nel Salento).

La Forestale fa notare che nonostante il caldo torrido  gran parte di questi boschi sono stati preservati dall’ azione devastante del fuoco. Per cui, nonostante in altre province, anche della stessa Puglia, il numero degli incendi e la loro estensione abbiano fatto registrare un’ impennata, in provincia di Brindisi i dati sono in linea con quelli dell’ ultimo decennio.

In totale, dal 1° gennaio a oggi, gli incendi boschivi sul territorio sono stati 22, che hanno interessato una superficie totale di 83 ettari, di cui 40 a bosco (meno del 3% della superficie boscata provinciale). Se raffrontati con le ultime due stagioni, particolarmente miti, vi è stato un aumento nel numero sia rispetto al 2015 (12), sia al 2016 (13). La superficie percorsa dal fuoco è stata superiore rispetto al 2015 (12 ettari), ma inferiore al 2016 (51).

Nel corso della stagione per 3 volte si è reso necessario il ricorso all’ intervento aereo: per l’ incendio di Cillarese (comune di Brindisi) del 25 luglio, di Santa Teresa (Brindisi) del 6 agosto e di Cinera (Ostuni) del 19 agosto. In tutti questi casi hanno operato gli aerei “Fire Boss” schierati nel periodo estivo all’ aeroporto di Grottaglie.

L’ incendio più devastante è stato sicuramente quello del Cillarese che, sviluppatosi ai bordi della ferrovia Brindisi-Taranto, spinto dal vento, ha distrutto circa 30 ettari di vegetazione sulle sponde dell’ invaso idrico alla periferia del capoluogo.

Se i risultati della campagna antincendi in via di conclusione possono dirsi soddisfacenti, con una sostanziale “tenuta” nonostante le condizioni climatiche sfavorevoli, è lecito individuarne i presupposti in una buona attività di prevenzione e di controllo del territorio.

In questo i Carabinieri forestali del Gruppo di Brindisi, e Stazioni dipendenti, hanno profuso il massimo sforzo, grazie anche al patrimonio di “know-how” ereditato dal Corpo forestale dello Stato, ed in costante collaborazione con gli altri protagonisti dell’ antincendio, leggi soprattutto Vigili del Fuoco e Regione Puglia.

L’ azione repressiva, invece, si è sviluppata con il deferimento alla Procura della Repubblica di Brindisi di 3 persone, responsabili a titolo di colpa di altrettanti incendi boschivi; per gli altri sono tuttora in corso indagini per l’ individuazione degli autori. Venti, infine, le multe elevate a carico di proprietari di fondi rustici che hanno omesso di realizzare le fasce di protezione perimetrali (“precese”), per un importo complessivo di 16.600 euro.

BrindisiOggi

 

 

 

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