BRINDISI – La Biblioteca di Brindisi dopo quasi un anno e mezzo resta ancora chiusa. Anche se lo scorso ottobre la Provincia e la Regione hanno firmato un accordo che dovrebbe finalmente rendere di nuovo fruibile l’importante struttura, ancora oggi, non si vedono spiragli di luce per la riapertura. Sull’argomento interviene anche l’Adoc di Brindisi: “La Biblioteca della città, fiore all’occhiello del settore e punto di riferimento per migliaia di studenti e ricercatori, è tuttora chiusa al pubblico. Tutto questo è inaccettabile”.
La biblioteca provinciale è chiusa dal novembre 2016, quando un corto circuito, innescò un incendio nella struttura provinciale, con la successiva chiusura. Da quel giorno la struttura è stata chiusa di fatto privando gli studenti brindisini di un luogo dove andare a studiare e dove consultare i libri. I lavori di ripristino dell’impianto elettrico non sono stati mai eseguiti, ora toccherebbe alla Regione bandire una gara e affidare i lavori.
“L’istituzione del Polo Biblio-Museale – continua l’Adoc – sembrava dover segnare la svolta tanto attesa, ma, ad oggi, nonostante i molteplici appelli, il più grande contenitore culturale della Provincia non è in nessun modo fruibile e, con esso, l’enorme patrimonio custodito. Una carenza ancor più inaccettabile nel periodo natalizio con il rientro in città di centinaia di studenti universitari fuori sede che non hanno potuto fruire di spazi adeguati per lo studio e la ricerca, così come in passato”.
In pratica con questo accordo la Regione dovrà farsi carico di tutti gli oneri inerenti biblioteche e musei mentre le Province dovranno partecipare alla gestione. Nello specifico la Provincia di Brindisi resta proprietaria degli immobili e dei beni mobili ma dovrà aiutare la Regione nella gestione.
“Inoltre, più volte, è stata richiesta l’apertura della sala ragazzi da adibire ad aula studio, come è avvenuto negli anni precedenti, quantomeno per il tempo necessario all’esecuzione dei lavori nella struttura principale e conseguente apertura della stessa. Una soluzione subordinata all’attivazione del servizio di pulizie e dell’impianto di riscaldamento. Purtroppo, non può che constatarsi la assoluta negazione del diritto alla cultura, sia negli spazi che nei servizi offerti in una città nella quale si continua a professare la crescita culturale solo sulla carta e non nella sostanza” conclude Giuseppe Zippo, presidente provinciale Adoc.
BrindisiOggi
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