TORCHIAROLO – Il consigliere comunale di Torchiarolo Antonio Miglietta, capogruppo di Svolta Insieme a noi, si difende dopo la diffusione del video della diretta del consiglio comunale del 26 novembre e fornisce la sua versione dei fatti, pronto anche a querelare i consiglieri di opposizione. Riceviamo e pubblichiamo la sua nota:
“A seguito dello sciacallaggio mediatico e politico, perpetrato nei miei confronti e nei confronti del gruppo consiliare Svolta insieme a noi, che mi onoro di rappresentare in seno al Consiglio comunale, ritengo sia doveroso fare chiarezza su quanto accaduto a conclusione dell’ultima seduta consiliare, sperando di porre fine alle diffamazioni subite da parte dei consiglieri di minoranza del nostro Comune. Innanzitutto, avverto il dovere di rivolgere le mie scuse, del Sindaco e di tutto il gruppo di maggioranza, a tutti coloro che, collegati alla piattaforma web dalla quale è stato trasmesso il Consiglio, hanno assistito all’utilizzo di un linguaggio poco rispettoso e consono al ruolo istituzionale e all’ufficialità della seduta, seppur impiegato in maniera del tutto accidentale senza alcuna finalità di offesa. Tuttavia, assumendosi la propria responsabilità, l’autore, ha già chiarito la circostanza che lo ha indotto a esternare tale imprecazione. Non nascondo che io stesso, sul finire dei lavori e mentre mi accingevo a chiudere il collegamento, tra l’incredulo e lo stupore, a voce alta, imbarazzato e nella confusione, ho ripetuto quanto sentito, chiedendo spiegazioni in merito alla provenienza dell’improperio e senza la volontà o la perfidia di offendere nessuno dei presenti. Tutto questo, ovviamente, non è passato inosservato ai “Signori” dell’opposizione che hanno immediatamente insinuato, indicato e offeso oltremodo la mia persona, il mio ruolo, la mia morale, eccedendo quello che dovrebbe essere il consueto dibattito e confronto politico. Ma, di questo, nei loro confronti e di quanti hanno contribuito a divulgare con ogni mezzo uno spaccato di video, prontamente assemblato e manomesso, per risaltarne solo alcuni passaggi, mi riservo di procedere nelle sedi opportune. Chi conosce la mia persona, la mia educazione, le mie radici e il rispetto che ho sempre dimostrato nei confronti delle istituzioni e della comunità, sa bene che quel linguaggio non mi appartiene, come non mi appartengono le sterili discussioni sui social, ritenendoli causa di fomento e violenza verbale. Resta, comunque, l’amarezza dell’immagine trasmessa e amplificata oltre modo della nostra politica locale, di chi, pur di accrescere i propri consensi e la propria visibilità è pronto a speculare, danneggiando così l’immagine dell’intera comunità”.
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