BRINDISI- Beni confiscati alla criminalità organizzata, per i comuni del brindisino vi sono 73 immobili disponibili per essere riutilizzati a scopi sociali. Valore degli immobili circa 3milioni di euro. Lo ha comunicato questa mattina Ennio Mario Sodano, direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che ha incontrato il prefetto di Brindisi Valerio Valenti. . “Tutto questo è frutto di un lavoro molto più ampio- ha detto Sodano- Un bene sottratto alla mafia è già di per se una conquista, un grande risultato e lo è ancora di più quando questo bene lo si mette al servizio dei cittadini”.
I beni disponibili verranno così messi a disposizione dei Comuni che a loro volta li assegneranno attraverso dei bandi: “Il riutilizzo dei beni confiscati ha un valore etico che va al di là di quello economico- ha concluso il direttore dell’Agenzia, Ennio Sodano- inoltre le cose cambiano quando abbiamo a che fare con beni immobili piuttosto che aziende. In quest’ultimo caso c’è sempre la volontà di salvare il salvabili cercando di preservare prima di tutto i posti di lavoro. Per questo con le aziende è sempre più faticoso, perché dobbiamo fare in modo che l’azienda rimanga sul mercato e continui a creare economia”. Oggi nella provincia di Brindisi gli immobili destinati ad essere riutilizzati sono in tutto 419, tra questi: 17 abitazioni indipendenti, 75 appartamenti in condominio, 38 tra garage,autorimessa e posto auto, 1 fabbricato industriale, 187 terreni agricoli, 9 terreni con fabbricato rurale, 19 ville, 6 terreni edificabili, 3 terreni non definiti, 1 magazzino, 63 immobili di altro genere. Non solo, vi sono anche 18 aziende destinate tra alberghi, attività immobiliari e commerciali in genere. Di queste 29 aziende sono state già date in gestione. Mentre gli immobili dati in gestione sono 132.
BrindisiOggi
Ci vuole coraggio a comprare un immobile appartenuto a un clan.