
BRINDISI- Beccato mentre rompeva una roccia nel porto di Brindisi con se sei chili di datteri nella rete. La guardia costiera denuncia un sub di 46 anni, brindisino, già noto per precedenti simili. Mentre sbucava dall’acqua è stato bloccato dagli agenti della Capitaneria di Brindisi. Al termine di un appostamento, gli uomini della sezione di polizia marittima della Capitaneria, al comando del capitano di vascello (cp) Salvatore Minervino, hanno colto in flagranza di reato un dattarolo intento a distruggere la roccia di una scogliera all’interno del porto. Subito dopo il sequestro, il prodotto è stato distrutto e rigettato in mare dopo la convalida del sequestro e l’autorizzazione alla distruzione preventivamente rilasciate dal p.m. di turno. Giuseppe de nozza. Il sub, il brindisino G.A. gia’ noto per reati analoghi, e’ stato deferito in stato di liberta’. I reati contestati sono di asportazione di specie marine protette per i quali è totalmente vietata la cattura, detenzione e commercializzazione ai sensi dei regolamenti ce n. 338/97 e n. 1967/06 oltre che di danneggiamento della struttura rocciosa coralligena della scogliera interessata e deturpamento di bellezze naturali articolo 734 del codice penale.
Il comandante Minervino sottolinea come la pesca di questi molluschi ha un altissimo potenziale distruttivo, la cattura, infatti, avviene martellando e frantumando le rocce ove questa specie nasce e cresce. Danni gravissimi all’ambiente marino. Basta pensare che il dattero, la cui maturita’ si completa a circa 80 anni di vita, cresce all’interno di buschi scavati negli scogli dallo stesso mollusco.
BrindisiOggi
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