Beccato a cedere la droga: 44enne in manette e denunciato il figlio

Domenico Moro

OSTUNI – Beccato mentre cede la droga: arrestato. In manette, in flagranza di reato, è finito Domenico Moro 44enne di Ostuni. Sequestrati 10 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento della droga. Dopo le formalità di rito, l’uomo, è stato trasferito nella sua abitazione in regime degli arresti domiciliari. Inoltre, è stato denunciato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale il figlio L.M. di 19anni per aver inveito – secondo gli investigatori – e offeso i poliziotti durante le fasi della perquisizione domiciliare.

I fatti si sono verificato la sera del 31 gennaio ad Ostuni. A seguito di diverse segnalazioni gli agenti del locale commissariato hanno effettuato un controllo presso l’abitazione del 44enne. Infatti, durante gli appostamenti, hanno notato uno strano andirivieni dalla casa di Moro.

In un’occasione – stando alla ricostruzione degli investigatori – è stato notato l’uomo uscire dall’abitazione e cedere della droga ad una persona a bordo di un’auto. E’ stato in quel momento che i poliziotti sono usciti allo scoperto per arrestare il presunto spacciatore.

Moro ha tentato la fuga, ma poco dopo è stato bloccato e arrestato. Intanto, Moro avrebbe anche urlato per strada per attirare l’attenzione dei familiari che erano in casa. Gli agenti però hanno subito effettuato una perquisizione domiciliare e hanno recuperato 10 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, due nastri isolanti e due coltelli con le lame ancora sporche di sostanza stupefacente, oltre al recupero in strada di 50 euro provento – secondo i poliziotti – della vendita della droga.

Sono comunque in corso ulteriori approfondimenti investigativi circa la vicenda d’indagine descritta, tutt’altro che conclusa.

I servizi di controllo del territorio finalizzati a frenare il fenomeno dello spaccio di droga sempre più reato impiegato dalle organizzazioni criminali per il loro finanziamento, proseguiranno ininterrottamente nei prossimi giorni da parte della Polizia di Stato al fine anche di contrastare i negativi e deleteri effetti dell’immissione sul mercato delle sostanze stupefacenti, i cui processi di “taglio” e finale confezionamento delle singole dosi per lo spaccio, possono contenere preoccupanti insidie per l’incolumità personale a svantaggio della sicurezza generale.

BrindisiOggi

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