BRINDISI – “Partoanalgesia dall’1 gennaio anche all’ospedale Perrino di Brindisi”, ad annunciarlo è il direttore dell’ASL brindisina Giuseppe Pasqualone. Ad oggi nell’ospedale brindisino non è possibile effettuare il parto indolore, questo servizio era offerto, a pagamento, solo alla Clinica Salus, che però da gennaio chiuderà il reparto di Ostetricia. Nonostante la partoanalgesia fosse prevista dal Piano regionale, il Perrino non era ancora attrezzato. “Mancano gli anestesisti”, aveva detto qualche mese fa il direttore generale. Ma a quanto pare il problema nei prossimi mesi sarà risolto. La questione era stata sollevata dalla dirigente di Forza Italia Brindisi, Livia Antonucci, che aveva intrapreso una vera e propria battaglia per le donne. A tal proposito Forza Italia aveva anche presentato un’interrogazione al presidente della Regione Emiliano, che ha la delega alla Salute, mentre l’onorevole azzurro Mauro D’Attis aveva presentato un’interrogazione parlamentare. In questi atti è stato evidenziato come la partoanalgesia fosse una prestazione inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA) già nel 2008, prevista anche nel Piano della Regione Puglia per gli ospedali con numeri di parti superiori a mille all’anno. Al Perrino se ne fa fanno circa 1200, quindi rientra in questi requisiti. Sulla questione nel 2017 era intervenuta anche l’allora parlamentare del Pd Elisa Mariano che aveva sollecitato il parto indolore al Perrino così come la creazione di una sala operatoria esclusiva per l’Ostetricia, reparto che oggi deve utilizzare quella del quinto piano, quattro piani più sotto.
BrindisiOggi
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