CAROVIGNO- Alla fine è accaduto. Straripamento dei reflui depurati dalle trincee drenanti dell’impianto di consortile di Carovigno. Il consorzio di Torre Guaceto fa sapere che liquidi fuoriusciti non hanno raggiunto l’Area Protetta. Quindi non sarebbe stata registrata alcuna alterazione dei luoghi. A causa delle piogge, che in realtà non sono state tante, si è verificato un aumento della portata dello scarico. Insomma è bastato poco.
Il consorzio aggiunge che per estrema cautela, in aggiunta alle analisi ARPA, ha dato mandato ad un ente certificato di analizzare le acque depurate che vengono immesse nel Canale Reale. I risultati arriveranno nei prossimi giorni.
“Riguardo, invece, allo stop definitivo allo sversamento dei reflui depurati- afferma ancora occorre sottolineare che questo sarà possibile solo quando sarà attivata la condotta sottomarina che porterà i reflui depurati fuori dalla Riserva.”
Al fine di proteggere nel modo più efficace possibile il Consorzio Gestore è stato promotore del progetto che ha previsto l’allungamento della condotta di ulteriori 31 metri rispetto a pianificato in origine dall’AQP, arrivando quindi ad una profondità di 50 metri, ed ideato un progetto, finanziato dalla Regione Puglia, per il riutilizzo degli stessi in agricoltura.
Per quanto concerne l’avvio dei lavori, si attende l’azione degli enti competenti, ossia dei Comuni di Brindisi e Carovigno.
Il 6 febbraio 2017, il Servizio Acque della Regione Puglia ha inoltrato a questo ente tre note di sollecito per il rilascio dei pareri di conformità urbanistica e per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio relativi all’appalto inerente indirizzate alle due Amministrazioni.
Nei documenti, la Regione ha chiesto di conoscere lo stato dell’arte e dei percorsi autorizzativi intrapresi in conformità con il Piano delle Acque, ha sollecitato e diffidato i due enti territoriali al rilascio tempestivo delle autorizzazioni necessarie per l’avvio dei lavori, pena la perdita del finanziamento per la realizzazione del progetto.
Tre mesi dopo l’ultima missiva inviata ai Comuni di riferimento, la Regione ha messo il Consorzio di Torre Guaceto a conoscenza della situazione. L’ente ha inviato opportuna nota ai Municipi di Brindisi e Carovigno.
“Considerato che – è riportato nella missiva del Consorzio indirizzata a Regione Puglia e Comuni – la realizzazione della condotta sottomarina rappresenta l’unico sistema per azzerare l’immissione di reflui depurati nell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, risulta necessario accelerare le procedure amministrative di cui all’oggetto”.
Successivamente, quindi a marzo scorso, al fine di velocizzare la conclusione dell’iter amministrativo, questo ente, nella persona del suo rappresentante, il presidente del Consorzio di Gestione, Vincenzo Epifani ha contattato le Amministrazioni dei due Comuni, le quali hanno assicurato di aver dato seguito ai solleciti della Regione Puglia e che la discussione del progetto e delle relative procedure autorizzative sarebbe stata inserita tra i punti all’ordine del giorno dei relativi primi Consigli comunali utili.
Ora bisognerà aspettare ancora. Il Comune di Brindisi da un giorno è stato commissariato, mentre a Carovigno il sindaco si è dimesso.
BrindisiOggi
Commenta per primo