BRINDISI – Non c’è traccia del pagamento del pedaggio previsto per i tir, oltre i 3,5 quintali, che percorrono cosi e centro storico. L’ordinanza dell’ex commissario prefettizio Bruno Pezzuto, che risale a febbraio 2012, prevede infatti un contributo per ogni metro lineare di 50 centesimi, per un minimo di 50 euro ed un massimo di 200 euro per ogni giornata lavorativa, non è ancora stato applicato dall’amministrazione.
Se il sindaco Mimmo Consales ha dichiarato di dover approfondire l’argomento ed eventualmente farlo applicare al più presto, al contempo la polizia municipale ha cercato di porre rimedio al dissesto delle basole, quelle antiche in pietre lavica ma anche quelle più moderne piazzate su corso Garibaldi e corso Umberto, ma anche le multe sono diventate inutili in virtù di una deroga che porta la firma del dirigente del settore Traffico, Carlo Cioffi.
Le ditte di autotrasporto, che effettuano, operazioni di carico e scarico delle merci in centro, dopo una fitta campagna di controlli, tra gennaio e febbraio, con cui la polizia municipale ha sanzionato coloro che sostavano o transitavano in zone a traffico limitato o interdette, hanno trovato il modo per aggirare il problema.
Il problema, però, non riguarda solo la zona a traffico limitato di corso Umberto (mentre è ormai escluso corso Garibaldi che è stato riaperto al traffico), ma anche piazza del Popolo e piazza Cairoli. A Palazzo di città, dopo l’emissione di una ventina di multe, è arrivata l’unica richiesta di autorizzazione per ventuno mezzi, tutti della stessa società che rifornisce un supermercato di corso Garibaldi ma utilizza via del Mare per scaricare la merce. Il permesso è stato concesso con una deroga firmata dall’architetto Cioffi. Il permesso, emesso il 12 marzo, è valido fino al 31 dicembre 2013: nell’ordinanza firmata dal prefetto Pezzuto si specificava anche la necessità di presentare un’istanza di richiesta, accompagnata da uno stralcio planimetrico con i percorsi da autorizzare e dal pagamento del pedaggio. La tassa sarebbe servita esclusivamente a finanziare interventi di manutenzione per le pavimentazione del centro storico.
Ora, però, la beffa è doppia: da una lato non c’è alcuna entrata nè la possibilità di multare, dall’altro le strade sono dissestate e, in alcuni casi, pericolose.
Francesca Cuomo
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