BRINDISI – Il basket come elemento di aggregazione tra diversamente abili e normodotati.
Parte con queste premesse il progetto dell’associazione “Giochiamo Insieme“, che si è concluso nei giorni scorsi con un evento che si è svolto presso la scuola Marzabotto: la proposta dell’associazione, affiliata allo Csen, quella di creare, attraverso attività di tipo ludico, sportivo e culturale, dei processi di aggregazione ed inclusione sociale. Scelta che è ricaduta sul basket perché incarna maggiormente l’idea di attaccare e difendere insieme. L’evento conclusivo si è strutturato in due momenti: la manifestazione sportiva con gli studenti all’interno della palestra, e l’incontro con i ragazzi, i genitori e gli insegnanti per mostrare le finalità del progetto, nato dopo che il presidente, Massimo Striano, ha incontrato l’allenatore Marco Calamai che da anni dedica il suo tempo ad iniziative che legano i diversamente abili al mondo della pallacanestro.
Alla conferenza finale erano presenti lo stesso Striano, il dirigente scolastico Girolamo D’Errico, il presidente del Comitato paralimpico pugliese Giuseppe Pinto, del rappresentante di Enel Cuore Marco Capoideci ed il collaboratore della New Basket Carmine Parisi.
Lo scorso novembre per Giochiamo Insieme si era presentata l’opportunità di presentare il proprio nell’ambito del bando “Lo sport per tutti a scuola”, promosso dal Comitato paralimpico con la cooperazione di Enel Cuore ed Unicef.
“Quando mi è stata presentata quest’idea – ha commentato D’Errico – sono stato subito entusiasta: in questo modo i ragazzi hanno avuto l’opportunità di affrontare un percorso di crescita nel rispetto di tutti”. Pinto, invece, ha sottolineato il ruolo della Puglia nell’organizzazione di eventi legati al mondo paralimpico, mentre Capodieci ha voluto elogiare il connubio efficace tra la scuola ed il mondo del privato.
F.Tr.
Foto: Lucilla Cuman
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