BRINDISI- Questa mattina, si è svolto lo Sciopero dei Lavoratori BASELL: giornalieri e turnisti (Mattina-Pomeriggio-Notte) proclamato da FILCTEM CGIL FEMCA CISL e UILTEC UIL di Brindisi, le azioni di lotta hanno determinato la fermata delle produzioni dell’intero stabilimento. In Piazza Santa Teresa la manifestazione con il presidio degli scioperanti e un incontro con Sua Eccellenza il Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona.
Nel corso dell’incontro i segretari Antonio Frattini FILCTEM CGIL, Marcello De Marco FEMCA CISL e Carlo Perrucci UILTEC UIL, assistiti dalla RSU dello stabilimento, nel ringraziare il Prefetto per la grande attenzione istituzionale nel seguire le pesanti e complicate vertenze occupazionali e di transizione industriale del territorio, hanno ripercorso le principali tappe della Vertenza Basell, la fermata di uno dei due impianti produttivi dello stabilimento, l’annunciato licenziamento di 47 lavoratori, la forte incertezza di nuovi investimenti e sul futuro produttivo dell’altro impianto, quindi, di tutti i 135 lavoratori diretti e dei circa 150 dell’indotto Basell.
Lo sciopero di oggi contro Basell che non riesce ancora a dare certezze e soluzioni alternative accettabili alla decisioni annunciate di dismettere l’impianto, denominato P9T e di effettuare 47 licenziamenti di lavoratori diretti: la possibile assenza di capienza economica da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per finanziare una possibile Cassa Integrazione Straordinaria; uno scarso e insufficiente impegno economico per sostenere esodi, prepensionamenti e trasferimenti presso lo stabilimento di Ferrara; lo studio di un possibile “Contratto di espansione” per pensionamenti anticipati di più lungo termine. Uno sciopero contro il silenzio e la mancata disponibilità del Governo a riconvocare il Tavolo Nazionale sulla Chimica di Base, richiesto dai Segretari Generali Nazionali di FILCTEM FEMCA UILTEC e del Tavolo interministeriale per gestire la fase di Reindustrializzazione di Brindisi. Con l’occasione è stata riportata, anche, la pesantissima situazione che si preannuncia in un’altra azienda Chimica Farmaceutica del territorio EUROAPI, per la quale è stata resa nota la previsione di un rallentamento del fatturato nel 2023 con il dimezzamento dei ricavi netti previsti, con questo scenario il CDA EUROAPI ha avviato una “revisione strategica” (prendendo tempo fino a fine febbraio 2024 per concretizzarla) e ha deciso, pur confermando gli investimenti previsti, di sospendere gli obiettivi a medio termine 2023-2026. Ogni possibile revisione strategica del Gruppo EUROAPI a livello internazionale, non può prevedere di danneggiare l’Italia con il suo unico stabilimento, quello di Brindisi, il Governo italiano, anche su questo, deve intervenire per arginare questo rischio. A conclusione dell’incontro, la richiesta di FILCTEM FEMCA UILTEC, rivolta a Sua Eccellenza il Prefetto Michela La Iacona, di intercedere nei confronti del Governo, per riportare la pesantissima situazione descritta e una convocazione dei Tavoli interministeriali per gestire la complessa fase di reindustrializzazione che Brindisi si appresta a subire. Un Accordo di Programma per Brindisi, per rilanciare il ruolo strategico dei comparti chimico ed energetico del nostro territorio, che tanto hanno garantito negli anni al Paese. In assenza di risposte da parte del Governo, non si esclude la possibilità di una Manifestazione a Roma a ridosso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
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