
MESAGNE – Lo storico Bar Paris, nel cuore del centro storico di Mesagne, riapre libero dalle slot machines. A volere fuori dal locale le macchinette mangiasoldi sono stati i nuovi gestori del locale. Daniela Renna e Diego Santoro, gestori della nuova era del Bar Paris, verranno affiancati da Rossella Carella e Danilo Laporta, provenienti da esperienze professionali nel settore e non. Insieme, hanno deciso di intraprendere una nuova vita e di dare a uno dei bar più noti del centro storico una nuova occasione.
“La nostra è una presa di posizione forte, forse in controtendenza – dichiarano Daniela e Rossella – Vogliamo che questo torni ad essere uno spazio aperto alle iniziative per i giovani, un punto d’incontro per scambiarsi due chiacchiere e incontrarsi. Uno svago, insomma, ma senza slot machines, un gioco d’azzardo che crea dipendenza, un vizio che sfocia nella ludopatia”. Una vera e propria malattia, che porta chi ne è affetto all’isolamento, oltre che alla totale perdita di controllo sulla realtà, convinti che si viva esclusivamente per il gioco.
La zona del centro storico, ricca di gente che spesso fa solo affidamento sulla propria pensione, potrebbe rappresentare un terreno fertile per certi comportamenti a rischio. “La presenza delle slots aumenta la predisposizione di tanta gente, soprattutto anziana, a pensare che non vi sia pericolo a giocare un po’ dei soldi percepiti con la pensione alle macchinette. Ma il vortice in cui ci si ritrova è quello della vincita a tutti i costi, e non vogliamo essere spettatori di queste scene”.
Per i nuovi gestori, l’uso delle slots andrebbe permesso esclusivamente nelle sale da gioco. Il corso del nuovo Bar Paris si legge nei cavi staccati delle slots machine: qui non c’è più spazio per le macchinette. “Il nostro sarà un lavoro onesto, lavoreremo per creare opportunità diverse dall’appuntamento fisso con le macchinette, anche se ne potrebbe risentire il guadagno. Si può stare in un bar senza correre pericoli, senza per forza cadere nelle maglie grigie del gioco d’azzardo. Siamo nel centro storico, dinanzi ad una piazza ristrutturata (piazza Commestibili, ndr), è necessario che posti come questi tornino ad essere punto d’incontro tra la gente, non di isolamento alla ricerca di un guadagno facile. Noi ci impegniamo per fare questo, ci auguriamo che anche la città risponda in tal senso”.
BrindisiOggi
Hanno preferito perdere profitti, e di questi tempi aprire attività già è un rischio,
lodevole l’iniziativa, che sicuramente sarà apprezzata da molti, Mesagne e i suoi concittadini alla fine sono una comunità coesa, sapranno ricambiare il gesto con frequenza e partecipazione.
Bravissime grande esempio per tutta la comunità…