OSTUNI- Bar ed abitazione con allaccio abusivo alla rete elettrica, in tre anni sottratta energia per 20mila euro, arrestate padre e figlia.
Gli agenti del commissariato di Ostuni hanno tratto in flagranza di reato per furto pluriaggravato di energia elettrica due persone, in R.B., 59 anni, e S.B., 24 anni, titolari di un bar a Villanova di Ostuni.
Nel corso di alcuni servizi di controllo degli esercizi commerciali gli agenti hanno notato dei segni sospetti in corrispondenza del contatore Enel, come se la mascherina anteriore fosse stata volutamente “allentata” per poter intervenire al suo interno.
Intervenuto sul posto anche il personale tecnico, è stato costatato che il titolare del bar, mediante il danneggiamento delle viti di fissaggio del contatore, aveva manomesso l’apparecchiatura di lettura elettronica, in tal modo evitando che i consumi di energia elettrica fossero regolarmente registrati.
Al momento dell’ accertamento, erano funzionanti numerosi macchinari, tra cui, diversi frigoriferi, condizionatori d’aria e macchine per la produzione di gelati per un danno stimato in termini di furto di corrente, negli ultimi 3 anni, di circa 15 mila euro.
Inoltre, eseguita un ulteriore perquisizione presso l’abitazione di Ostuni di proprietà del padre della titolare del bar, anche qui si accertavano delle anomalie circa le curve di consumo fatte registrare dal contatore dell’ abitazione.
L’approfondito controllo permetteva di constatare un furto in atto di corrente anche all’interno dell’appartamento ove, il contatore, era stato manomesso con le stesse ed identiche modalità riscontrate all’ interno del bar.
Anche in questo caso, al momento del controllo della polizia e dei tecnici dell’Enel, erano tutti perfettamente funzionanti gli elettrodomestici dell’ abitazione.
In questo secondo caso, sempre negli ultimi 3 anni, la somma illegalmente percepita si aggira attorno ai 5 mila euro.
Padre e figlia, condotti in ufficio, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per furto pluriaggravato di energia elettrica.
La donna è stata ristretta presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre il padre è stato arrestato e successivamente rimesso in libertà.
BrindisiOggi
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