PESARO – Gli indizi prima di tutto, il primo ferro che accoglie e rende morbido il tiro da tre punti di Kelvin Martin dall’angolo a pochi secondi dalla fine, poi la partita senza tempo e ragione di Adrian Banks (37 punti in 37 minuti), che danza sul campo come un ballerino in pista, lucido e preciso nei movimenti, efficace nelle soluzioni e anche romantico nei festeggiamenti quando alla fine della gara per celebrare la vittoria della Happy Casa Brindisi contro il Banco di Sardegna Sassari (86-91 il punteggio finale), dice che – “We represent the South”.
Eccola l’unione finale tra questo splendido atleta e la comunità brindisina, Banks nasce nel SouthWest americano, palude in cui si incastrano umori forti e sensibilità spiccate che ora in una linea immaginaria collegano il sud degli Stati Uniti con quello Italiano, la partita di oggi è una pietra miliare per lui, si ferma da evidenziare nella bibliografia cestistica brindisina.
E’ stata una partita entusiasmante, Brindisi e Sassari si sono affrontate senza maschere in un partita che si è risolta solo nell’ultimo minuto di gioco, una gara in cui Brindisi è stata avanti nel punteggio con costanza e che ha giocato con decisione, puntualità tecnica e molta effervescenza caratteriale, l’evidenza è subito apparsa nei primi minuti di gioco quando la Happy Casa ha creato un piccolo parziale che le ha consentito di presidiare il campo con più leggerezza e liberare dalla mente gli eventuali pensieri negativi, la copertura dell’area difensiva e la puntualità nel coprire gli spazi in attacco sono state prime armi vincenti e infine la percezione degli atleti di essere consapevoli che si stava giocando per qualcosa di importante che a vittoria acquisita, si traduce nella possibilità di scendere in campo domani per la semifinale contro la vincente della gara tra la Fortitudo Bologna e la Germani Brescia.
Si è scritto spesso che il basket è – “poetry in motion” – e se davvero il basket è poesia in movimento allora questo contempla parecchio di quello che abbiamo avuto la possibilità di ammirare stasera, lo step-back fulminante di Jerrells, la necessità di vivere la gara pur non incidendo nella stessa di John Brown, l’eleganza nei movimenti in post di Pierre e l’energia di Spissu, la rabbia sportiva che Sutton ha lasciato fluire dal suo corpo quando è diventato il padrone emotivo della vittoria finale del team di Coach Vitucci che ha letto alla perfezione ogni angolatura possibile dei movimenti in campo.
Ha un sapore dolce la vittoria qui al Sud, anzi in ogni Sud del mondo, e a Memphis quel sapore diventa ancora più netto e profuma di rivincita.
Amedeo Confessore
Tabellini
Banco di Sardegna Sassari: Pierre 21, Spissu 15, Bilan 8, Evans 12, Vitali 2, Jerrels 20, Coleby 2.
Allenatore: G. Pozzecco
Happy Casa Brindisi: Brown 2, Martin 14, Banks 37, Stone 9, Thompson 10, Sutton 10, Gaspardo 6, Zanelli 3.
Allenatore: F. Vitucci
Arbitri: Lanzarini, Vicino e Bartoli
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